Su Facebook, ho trovato questa nota di un'amica di religione ebraica:
"Ogni anno accendiamo i lumi di Chanukà per otto giorni e queste Fiamme non muoiono Mai. La Luce della Torà Illumina dai tempi più remoti fino ad oggi e fintanto che gli Ebrei saranno determinati a mantenerla viva, HaShem darà loro la Forza per superare qualsiasi ostacolo o nemico. È per questo che Chanukà è una delle Festività più significative e le sue Fiammelle ci infondono Coraggio, Luce e Felicità".
Una cosa che apprezzo degli ebrei è il fatto che non si vergognino di festeggiare quello che debbono festeggiare.
Purtroppo, tra di noi vi è chi non la pensa così.
Così, vi sono coloro che non fanno fare alberi e presepi "per non offendere chi non è cristiano".
Vi sono coloro che ritengono che anche dirsi "buon Natale" equivalga "a mancare di rispetto verso chi non è cristiano".
Ora, io non sono ebreo ma sono un cristiano cattolico praticante.
Però, se un amico ebreo mi dicesse: "Felice Chanukà", io non mi offenderei.
Anzi, io prenderei quell'augurio per un atto di benevolenza, pur non professando religione ebraica.
Del resto, per il mio compleanno, molti degli amici ebrei mi fanno gli auguri in questo modo: "Mazal Tov 120".
Qui sta il punto.
Penso che non ci si debba vergognare della propria storia e della propria cultura.
Purtroppo, tra di noi c'è gente che non ha capito nulla.
Penso al famoso caso di padre Luca Favarin, il prete che ha invitato a non fare i presepi ma che (in compenso) gestisce una cooperativa per migranti con un fatturato di milioni di Euro.
Il fatto che un prete scoraggi di fare i presepi, che sono simboli della nascita di quel personaggio senza il quale non avrebbe lavoro, non è un bel segno.
Anzi, è la dimostrazione di mollezza e di mancanza di valori.
Eliminare le feste ed i loro simboli porta solo una cosa: la morte della nostra società.
Bene fanno gli ebrei a festeggiare il loro Chanukà.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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