Ve ne riporto questo pezzo:
"Pennivendoli. Puttane. Infimi sciacalli. Cani da riporto. L’euforia grillina per l’assoluzione di Virginia Raggi dall’accusa di falso documentale per aver piazzato il fratello del suo ex capo di gabinetto in un dipartimento del Comune di Roma si è trasformata in una violenza senza senso contro i giornalisti. Con Luigi Di Maio che ha annunciato purghe contro gli editori e i giornali che non piacciono al Movimento 5 Stelle".
Personalmente, sono contrario alla presenza di un "Ordine dei Giornalisti", dato che esso sembra sempre di più una casta anacronistica, dato che oggi una persona può costruirsi un blog e mettere in giro delle notizie.
Tuttavia, trovo che le parole di Luigi Di Maio e degli altri esponenti del Movimento 5 Stelle che hanno insultato i giornalisti e minacciato le "purghe" mi sembrano aberranti.
Anzi, oltre ad essere aberranti, sono anche preoccupanti poiché denotano l'ignoranza riguardo a ciò che concerne la democrazia dei grillini.
Questo è molto grave e preoccupante.
Ora, ci sono ottimi giornalisti e ce ne sono di meno buoni e di pessimi.
Però, bollarli come "puttane", "infami" e quant'altro è inaccettabile.
Le parole di Di Maio e soci ricordano più quelle di certi personaggi del secolo scorso che non quelle di esponenti di una democrazia compiuta.
Questo è grave e getta un'ombra sul nostro Paese.
Sulla stampa M5S non può scagliare la prima pietra - La Nuova Bussola Quotidiana http://lanuovabq.it/it/sulla-stampa-m5s-non-puo-scagliare-la-prima-pietra
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