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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 28 novembre 2018

Sicurezza sul lavoro, due parole



Ci sono stati troppi infortuni sul lavoro e questo è preoccupante.Ora, va detto che qui in Italia manchi completamente la cultura della sicurezza nel lavoro, nonostante la buona legge sulla sicurezza sul lavoro, la legge .81/2008.

Una persona che conosco mi ha raccontato la sua esperienza nella base militare americana a Sigonella, tra Catania e Siracusa, in Sicilia.

Ebbene, questa persona mi ha raccontato che in quel luogo persino il giardiniere che irrigava il giardino aveva l'elmetto in testa.

Qui in Italia, invece, accade di tutto e di più.

La colpa è di tutti.

Certamente, ci sono aziende che non rispettano i parametri di sicurezza o che, pur facendo fare ai dipendenti i corsi di formazione per ciò che concerne la sicurezza, non controllano che questi ultimi usino i dispositivi di protezione individuale.

Tuttavia, c'è anche tanta disperazione che spinge a fare sì che molte persone scelgano di lavorare anche in condizioni di sicurezza scadenti e precarie, pur di avere un lavoro.

Qui in Italia non c'è lavoro e chi ha un impiego cerca di mantenerlo, costi quello che costi.

Ci sono aziende corrette che rispettano tutti i parametri di sicurezza.

Io, per esempio, lavoro temporaneamente in un'azienda alimentare della mia zona e (come tutti gli altri dipendente) uso i dispositivi di protezione individuale, come le scarpe antinfortunistiche. La sicurezza è anche incoraggiata.

Però, ci sono altre realtà aziendali in cui ciò non è incoraggiato (magari, pur facendo fare i corsi sulla sicurezza) o in cui un dipendente non chiede neppure di usare tali dispositivi, pur di non fare la figura del "rompiscatole" o del "piantagrane" e di mantenere il proprio lavoro.

Questi sono i fatti e tutto ciò è tristissimo.

Serve un'inversione di tendenza.

Bisogna fare sì che tutti si assumano le responsabilità.

Per esempio, un dipendente che non vuole usare i dispositivi di protezione individuali deve essere licenziato.

Se fossi un imprenditore e sapessi di una cosa del genere, io farei così.

Un'azienda che non fa fare i corsi sulla sicurezza o che non dà i dispositivi di protezione individuale deve essere multata pesantemente.

In questo caso, debbono funzionare anche le istituzioni.

Per esempio, un dipendente che denuncia a chi di dovere il mancato rispetto delle norme di sicurezza da parte delle aziende deve avere tutti i supporti del caso.

Servono misure forti, per evitare di dovere piangere delle vittime.

Una buona politica riguardo alla sicurezza è una tutela per i datori di lavoro e per i dipendenti.

Un'azienda che rispetta i parametri di sicurezza è un'azienda seria ed un dipendente che usa correttamente i dispositivi di protezione individuale e rispetta le norme è un buon dipendente.

Questo concetto deve essere chiaro.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.