Su "Italia chiama Italia", ho scritto un articolo intitolato "Il turismo di ritorno fa bene all’Italia e agli italiani nel mondo".
Riporto l'inizio di questo mio articolo:
"Sarei favorevole, per esempio, a fare accordi a livello scolastico per fare venire qui in Italia i giovani italo-discendenti residenti all'estero".
Un caso vivente è quello della mia amica e socia Stephanie Caracciolo, che collabora con me su questo blog e che è una delle persone che reputo tra le mie amicizie più care.
Ella abita a Salto, in Uruguay, e vuole recuperare i rapporti con l'Italia, la terra dei suoi avi, tanto che sta facendo una ricerca approfondita sulla sua famiglia, nella quale ho l'onore di essere coinvolto.
Mi fa piacere darle una mano, perché Stephanie è un'amica che stimo moltissimo e perché mi piace "mettere le mani nella storia".
Basti leggere i miei articoli su "La Civetta".
Ora, un progetto scolastico di visita qui in Italia potrebbe fare molto bene a persone come Stephanie.
Si potrebbero fare degli accordi tra i ministeri italiani e quelli dei Paesi in cui gli italiani all'estero risiedono per favorire visite dei giovani italo-discendenti qui in Italia e fare vedere a loro le bellezze storiche, artistiche e naturali del nostro Paese.
Questo farebbe molto bene a loro.
Infatti, una cosa è vedere una città, un Paese o un monumento in rete.
Ben altra cosa è vedere tutto ciò di persona e potere toccare con mano la storia.
Quando visito una città, io cerco di conoscerne la storia e la cultura.
Per esempio, sono andato a Trento e la prima cosa che ho fatto è stata la visita al duomo, che fu sede del famoso concilio (1545-1563).
Sono andato anche a Bologna e ho visitato la basilica della Madonna di San Luca, che è legata anche al mondo bizantino.
Nella mia ultima gita a Bergamo, mi sono soffermato sulla storia di Bartolomeo Colleoni (1395-3 novembre 1475) e del vescovo "eretico" Vittore Soranzo (26 luglio 1500-13 maggio 1558).
Ogni volta che vado in un posto, faccio le ricerche.
Secondo me, i giovani italiani nel mondo dovrebbero conoscere l'Italia venendoci.
Inoltre, una cosa del genere creerebbe un circolo virtuoso per l'economia.
Parliamoci chiaro, il turismo è cosa importante per il nostro Paese.
Fare dei progetti scolastici per i giovani italiani nel mondo darebbe la spinta al turismo nel nostro Paese.
Infatti, i giovani italiani nel mondo potrebbero fare conoscere meglio l'Italia ai loro coetanei dei Paesi in cui risiedono.
Questo sarebbe un buon incentivo per il turismo, facendo conoscere la storia, la cultura e la gastronomia del nostro Paese.
Penso anche alla gastronomia, essendo io vicesegretario del comitato di paese della mia zona, il Comitato Manifestazioni Roncoferraro.
Da parte mia, io sto puntando molto sull'aspetto culturale della gastronomia di Roncoferraro, in Provincia di Mantova, sebbene io sia un "oriundo".
Forse, per certi versi, capisco le persone come Stephanie ed i giovani italo-discendenti, essendo anche io figlio di genitori non originari della zona in cui risiedo.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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