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martedì 27 novembre 2018

Bertolucci, la nota di Giulio Meotti

Questa è la nota di Giulio Meotti che ho trovato su Facebook:
"Sarà che a me non piace andare nel verso del pelo e che i critici non esistono più. Ma posso dire, anche se quando muoiono sono tutti santi e oggi di lui parlano tutti sviolinando, che Bernardo Bertolucci era un nichilista borioso? Alcune sue scene avevano qualcosa di sinistro e grandioso, penso al bambino sfracellato contro un muro in “Novecento”, il fascismo come mero sadismo. Altre erano di una banalità disarmante, come le orge sessantottesche di The Dreamers. Era un grande moralista Bertolucci, come quando in Ultimo tango, a parte mostrarci il famoso stupro col burro, definisce la famiglia tradizionale un luogo “dove i bambini sono torturati”. Bertolucci fu il più talentuoso di una generazione di intellettuali che ha abbracciato tutte le mode immaginabili, la liberazione sessuale, l’anticapitalismo, il maoismo, il pensiero negativo, che ha screditato la ragione, favorendo contrapposizioni e spaccature, violenza verbale, passionalità distruttiva, e che riproducevano al loro interno gli orrori del mondo e il moralismo che volevano distruggere, espressione di una borghesia divisa e confusa, di figli contro i padri, di capitalisti contro la proprietà, masochista, corrosa dai rimorsi sociali, dove non si crede nella sincerità altrui, di opportunismo mascherato d'estremismo, di nichilismo piccolo, arido, costante, appiccicato sulle cose, di vuoto, di paura, di crudeltà, di caos ideologico, di veleno che è nell'aria. È la strage dei cosiddetti “valori” che ha portato dritto al silenzio. Al di là di come la si pensi dei suoi film, per me quella di Bertolucci è la generazione che ha fatto il deserto in Italia".

Il talento di Bernardo Bertolucci non può essere discusso.
Però, ha ragione Meotti nel dire che egli abbia rappresentato quel ceto "intellettuale" di sinistra che è penetrato in vari settori della società (a cominciare dalla scuola) facendo molti danni.
Questo ceto dell'anticapitalismo, dell'amore libero, del pensiero negativo e del nichilismo ha voluto creare un mondo utopico, un sogno di una società dell'eguaglianza, che poi si trasformò in un incubo.
Infatti, questo pensiero si è dimostrato essere distruttivo.
Penso alla distruzione della famiglia, che già fu attaccata da Friedrich Engels, uno dei fondatori del comunismo.
Questo pensiero ha anche instillato l'odio sociale.
Nonostante l'indiscutibile talento, Bertolucci ha rappresentato tutto ciò.
Egli ha rappresentato un'ideologia che, per esempio, oggi sta facendo tanti morti in Venezuela.
Dunque, va bene ricordare il talento di Bertolucci ma bisogna anche essere obiettivi.

1 commento:

  1. Sesso e rivoluzione. In memoria di Bertolucci: http://lanuovabq.it/it/sesso-e-rivoluzione-in-memoria-di-bertolucci

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.