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martedì 27 novembre 2018

Ingiustizia: la Corte Europea per i Diritti dell'Uomo non si pronuncia sul presidente Berlusconi

Sono passati cinque anni...per un nulla di fatto.
La Corte Europea per i Diritti dell'Uomo di Strasburgo ha deciso di non pronunciarsi sul caso del presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, il quale nel 2013 fu fatto decadere dal Senato per una condanna (molto discutibile e discussa) sul caso del processo Mediaset.
Il ricorso è stato archiviato.
A casa mia si dice: "Ingiustizia è fatta".
Certamente, il presidente Berlusconi è già stato riabilitato.
Tuttavia, una sentenza della Corte Europea avrebbe potuto creare un precedente per casi analoghi.
Ricordo che qui in Italia le leggi non sono retroattive.
Nel caso del presidente Berlusconi, la legge Severino, che ne determinò la decadenza, fu applicata in modo retroattivo.
Questo fu un vulnus.

2 commenti:

  1. L'ha chiesto Berlusconi. Un tribunale non può rifiutarsi di concludere un processo. Pensavo che almeno questo fosse notorio e invece...

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    Risposte
    1. Visti i tempi biblici, avrei rinunciato anch'io.
      Evidentemente, per la CEDU, la questione del presidente non era prioritaria.

      Elimina

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot del Corriere della Sera.