Ora, faccio una riflessione.
L'affermazione del vescovo in questione riflette un pensiero comune a molte persone qui in Occidente, secondo cui noi Occidentali dovremmo sentirci in colpa verso gli altri per il colonialismo ed altre cose.
La storia è ben diversa.
Certo, tra noi cristiani ci furono coloro che fecero delle cose brutte anche in nome di Cristo.
Penso, ad esempio, alla Crociata dei Tedeschi, quella che ci fu nel 1096 e in cui morirono parecchi ebrei a Magonza.
Penso anche al pogrom che ci fu a Norimberga nel 1349, quando i flagellanti sobillarono la popolazione contro gli ebrei.
Penso anche al colonialismo europeo delle Americhe, che fece anche delle violenze.
Tuttavia, questo "senso di colpa" che vogliono instillare è sbagliato.
Ricordo che anche gli Arabi colonizzarono terre e lo fecero in modo violento.
Dal VII secolo, gli Arabi si espansero distruggendo imperi (come l'Impero Sassanide) e prendendo con la forza terre occupate da altri.
Nel 1071, i Turchi Selgiuchidi, altro popolo islamizzato, sconfissero i bizantini a Manzicerta, prendendosi l'Anatolia (che era parte dell'Impero Romano d'Oriente) e minacciando Costantinopoli e l'Europa.
Oltre ad avere fatto ciò, essi si sostituirono agli Arabi nel controllo di Gerusalemme.
Gli Arabi presero la città nel 638.
Nei confronti dei pellegrini cristiani, essi ebbero una certa tolleranza, per via dei lauti guadagni che i pellegrinaggi portarono.
I Turchi Selgiuchidi, invece, furono più fanatici e perseguitarono i pellegrini cristiani.
Di conseguenza, le Crociate furono un atto di reazione.
Dunque, il colonialismo arabo (ed islamico) non fu migliore di quello europeo.
Gli Arabi (ed i musulmani in genere) non furono più buoni degli Europei rispetto alle popolazioni dominate.
Ricordo che il 29 maggio 1453, i Turchi Ottomani si presero Costantinopoli (capitale dell'Impero Romano d'Oriente) con la forza.
I giannizzeri (i soldati di fanteria dell'esercito ottomano) entrarono nella basilica di Hagia Sophia ed uccisero i preti che dicevano messa ed i fedeli in preghiera e stuprarono i bambini sugli altari.
Nella sera dello stesso giorno, essi convertirono la chiesa (nella foto qui sotto) in moschea.
Dunque, questo senso di colpa che i buonisti ci vogliono instillare non ha ragione d'essere.
Ora, prendo un commento che un'amica ha scritto ad un mio post su Facebook:
"Già...mussulmani, ma anche i cristiani...entrambi hanno convertito i cittadini nel modo più crudele. Molti Ebrei sono scappati altrove".
Ora, mi sento di rispondere affermando che la differenza fu fatta (e tuttora è fatta) dalle figure di riferimento del Cristianesimo e dell'Islam.
Sto parlando di Gesù Cristo e di Maometto.
Gesù Cristo fu un personaggio che invitò le persone ad amare Dio ed il prossimo e che si fece mettere in croce.
Al contrario, Maometto fu un capo politico e militare che arrivò anche ad uccidere personalmente.
Penso al caso delle comunità ebraica dei Banu Qurayza, che fu trucidata nel 627.
Questo episodio è raccontato anche nella biografia ufficiale di Maometto.
Dunque, quei cristiani che agirono facendo del male nel nome di Cristo non misero in pratica i suoi insegnamenti poiché Cristo predicò ben altro.
I musulmani che fecero del male in nome dell'Islam lo fecero facendo esattamente quello che fece Maometto.
In fondo, i terroristi dell'Isis di oggi non sono molto diversi.
In più, vorrei ricordare un'altra cosa.
Noi cristiani facemmo (e tuttora facciamo) autocritica.
Basti pensare a San Giovanni Paolo II Papa che restituì agli ebrei la sinagoga di Scola Nova di Trani, che fu convertita in chiesa nel XVI secolo.
Non mi pare, per esempio, che i Turchi abbiano ridato la basilica di Santa Sofia ai cristiani ortodossi o la cattedrale di Santa Sofia di Nicosia (a Cipro) ai noi cattolici.
Anche questo fa la differenza.
Dunque, quel vescovo emerito avrebbe fatto bene ad essere più prudente.
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