Su "Italia chiama Italia", vi è un articolo intitolato "L’INTERVISTA | Borghese (MAIE) da Matera, l’Italia punti sul turismo di ritorno".
L'articolo è di Luca Dassi e riporta un'intervista fatta all'onorevole Mario Borghese, vice-presidente del Movimento Associativo Italiani all'Estero che è stato intervistato a margine dell'assemblea del CGIE che si è tenuta a Matera, Capitale europea della cultura 2019
Riporto questo stralcio dell'articolo:
"Secondo Borghese “è un’opportunità unica per il Consiglio generale degli italiani all’estero, un organismo che rappresenta le nostre comunità nel mondo e sarà un ambasciatore che porterà la voce di Matera nei diversi territori: questo ci permetterà un turismo di ritorno, con più turisti in questa città”. “Quando parliamo di turismo di ritorno parliamo di un’economia che si muove e dà più risorse. L’Italia deve puntare su questo”.
“Nel contratto di governo – ha ricordato il deputato del Movimento Associativo Italiani all’Estero – ci sono diversi temi per gli italiani nel mondo. Noi dobbiamo offrire ai nostri connazionali che vivono all’estero una migliore rete consolare, migliori servizi, un’attenzione adeguata ai nostri concittadini che sono più di 5 milioni iscritti all’Aire”".
Sono concorde con queste parole.
Secondo me, per favorire il turismo qui in Italia, si dovrebbe favorire il turismo di noi italiani.
Mi riferisco tanto a noi che stiamo qui in Italia quanto ai nostri connazionali che stanno all'estero.
Per esempio, io sarei favorevole ad incoraggiare le gite scolastiche in luoghi importanti per la cultura, come città storiche come Trento, Verona, Mantova, Bologna, Firenze, Siena, Roma, Napoli, Salerno, Bari, Matera o Palermo.
Ho citato queste città come esempi, vista la loro storicità, ma ci sono tanti centri altrettanto importanti.
Penso, ad esempio, a Pitigliano, in Provincia di Grosseto, che è ritenuta essere una "piccola Gerusalemme".
Penso anche ad un luogo come Monreale, in Provincia di Palermo.
Per i giovani discendenti di italiani all'estero, sarei favorevole a fare progetti governativi con viaggi qui in Italia, così che essi possano riprendere i contatti con la terra dei loro avi.
Questo farebbe dei giovani italo-discendenti ambasciatori della cultura italiana nel mondo.
Io sono dell'idea che una persona debba fare delle esperienze vere.
Oggi c'è internet, che è una grandissima cosa.
Per esempio, in rete io posso fare il "tour" nell'Abbazia di Westminster a Londra.
Però, si tratta sempre di una visita virtuale, di qualcosa che dà delle informazioni ma che è impalpabile. .
Invece, vedere un luogo di persona è tutta un'altra cosa.
Per esempio, ultimamente, io ho studiato qualche cosa inerente al vescovo di Bergamo Vittore Soranzo (26 luglio 1500-13 maggio 1558).
Ebbene, il mese scorso sono stato nella città orobica e ho visto veramente i luoghi che vide (o che potrebbe avere visto) questo vescovo che fu tanto controverso, per certe sue posizioni.
Dunque, sarebbe bene fare dei progetti governativi che possano favorire i contatti tra l'Italia ed i nostri connazionali all'estero, specialmente i discendenti di questi ultimi.
Per esempio, dei progetti con dei viaggi organizzati potrebbero diventare un buon viatico.
Certo, qui in Italia servono le infrastrutture in grado di favorire il turismo.
Ci sono borghi storici, come Pietracamela (in Provincia di Teramo), che sono difficili da raggiungere.
Quindi, bisogna fare lauti investimenti, tenendo conto del fatto che il turismo sia una risorsa importante per il nostro Paese.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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