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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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domenica 11 novembre 2018

Commento all'articolo di Ettore Malcangi, del numero 25 de "La Civetta"

Su "La Civetta", la rivista presso cui ho il piacere di collaborare, ho letto un articolo (piuttosto corposo) scritto da Ettore Malcangi.
L'ho trovato interessante, anche se non condivido molti dei suoi punti.
Tuttavia, ho ritenuto corretto ed interessante dedicare un mio articolo su codesto blog per commentarlo.
L'articolo di Malcangi è intitolato "24 Maggio 2015! Ovvero: l'Impero, la Chiesa e la Massoneria".
Esso parla della questione per cui l'Italia partecipò alla I Guerra Mondiale.
Ora, un punto su cui non mi trovo d'accordo con Malcangi riguarda nel complesso il Cristianesimo e la Chiesa.
Certamente, ci furono uomini della Chiesa che fecero cose indegne nel nome di Cristo ma non si può buttare il bambino con l'acqua sporca", scrivendo che la "Chiesa è sempre stata nemica dell'Italia e di Roma".
Ricordo, per esempio, che la Chiesa salvò tanti aspetti della civiltà romana, compresa la cultura, quando l'Impero Romano d'Occidente cadde nel 476 AD, sull'onda delle invasioni barbariche.
Penso alle opere di Aristotele, di Platone, di Virgilio e di altri.
I monaci fecero una vera e propria opera di conservazione della nostra civiltà, con la scrittura.
Dopo il 476 AD e dopo il periodo dei regni romano-barbarici, nacque il Sacro Romano Impero, con Carlo Magno (7 aprile 742-28 febbraio 814).
In quella notte di Natale dell'800, Carlo Magno fu incoronato imperatore del Sacro Romano Impero da Papa Leone III (750-12 giugno 816).
Dal 476, anno in cui fu deposto l'ultimo imperatore romano Romolo Augustolo, non ci fu nessun imperatore in Occidente.
L'erede dell'Impero Romano si trovava a Costantinopoli ma ricordo che nel 795 il trono costantinopolitano fu usurpato da Irene di Atene (752-803), che si proclamò basilissa dei Romei, imperatrice dei Romani.
Questo spiacque al Papa, il quale non poté accettare una donna al comando dell'Impero Romano d'Oriente dichiarò il trono di Costantinopoli vacante.
La nascita Sacro Romano Impero doveva essere una "renovatio imperii" ma ebbe dei punti deboli.
Il Sacro Romano Impero avrebbe dovuto essere un impero dei cristiani e continuazione dell'Impero Romano.
Dopo Carlo Magno, il trono passò a Ludovico il Pio (778-840).
Purtroppo, dopo la morte di Ludovico il Pio, l'impero si sfasciò nelle lotte tra i successori e cominciarono a distinguersi l'area tedesca, l'area francese e quella italiana.
Nell'887 fu deposto l'ultimo sovrano carolingio Carlo il Grosso (839-888).
Il Sacro Romano Impero fu poi restaurato dai Sassoni, con l'imperatore Ottone I (912-973).
Era il 962.
Il Sacro Romano Impero dell'imperatore Ottone I non aveva la parte occidentale, che divenne la Francia.
L'Europa medioevale si resse su due pilastri: il Papato e l'Impero.
Tra i due non ci furono sempre buoni rapporti.
Infatti, l'imperatore voleva avere il controllo sulle nomine dei vescovi e sull'elezione del Papa.
Il Papa era contrario a ciò.
Alla fine, dopo le lotte per le investiture, si raggiunse un accordo con il Concordato di Worms del 1112.
Esso prevedeva che l'imperatore avrebbe conferito le cariche civili ed il Papa quelle ecclesiastiche.
Tuttavia, questi poteri, il Papato e l'Impero, non potevano prescindere l'uno dall'altro.
Senza l'imperatore, il Papa non poteva esercitare a fondo il suo magistero.
Senza il Papa, l'imperatore non aveva il suo potere.
Questo si vide a partire dal XIII secolo.
Nel 1214, il Papa riconobbe la Francia di re Filippo II Augusto (1165-1223) e gli permise di smarcarsi dall'Impero, forse in funzione anti-Federico II di Svevia (1194-1250).
Tuttavia, proprio dopo la deposizione di quell'imperatore del Sacro Romano Impero, che avvenne nel 1245, si videro il declino di quest'ultimo (con il Grande Interregno che durò dal 1245 al 1273) e quello del Papato, che iniziò con l'oltraggio di Anagni subito nel 1303 da Papa Bonifacio VIII (1230-12 ottobre 1303), passò per la Cattività Avignonese dei Papi (1309-1377) e per lo Scisma d'Occidente (1378-1417) che vide la Chiesa con due Papi (dal 1378 al 1409) che divennero tre dal 1409 al 1417, anno in cui il Concilio di Basilea e di Costanza risolse la cosa, con l'elezione di Papa Martino V.
Queste cose cambiarono il volto dell'Europa, che passò dal concetto dei "poteri universali" (Impero e Papato) a quello delle monarchie nazionali.
Qui emerse il nazionalismo, che si accentuò con la nascita del protestantesimo, nel 1517.
Malcangi ha attribuito il nazionalismo all'Illuminismo ma in realtà esso ebbe una storia più lunga, come spero di avere dimostrato.
Semmai, l'Illuminismo era contrario al nazionalismo.
Quest'ultimo si ripropose con il Romanticismo, che fu una risposta all'Illuminismo.
Riguardo all'Impero Romano d'Oriente (evocato da Malcangi) ricordo che l'imperatore romano d'Oriente si rifece tanto al "Pontifex Maximus" dell'Impero Romano quanto al "Rex et Sacerdos" Melchisedec, il re ebreo citato nella Bibbia, che fu anche un sacerdote.
L'imperatore dell'Impero Romano era anche Pontefice Massimo, ossia capo della religione pagana.
L'Imperatore dell'Impero Romano d'Oriente seguì questo clichet, a cui però aggiunse il concetto di "Re sacerdote" del personaggio biblico Melchisedec.
Sono d'accordo con Malcangi riguardo alla questione delle comunità italiane in Trentino e nella Venezia Giulia, dopo che l'Impero Austro-Ungarico perse il Lombardo-Veneto nel 1866.
L'Impero Austro-Ungarico fu risentito con gli Italiani e perciò mandò gli Slavi in Venezia Giulia e le popolazioni di lingua germanica in Trentino-Alto Adige.
Questo fu la base dei problemi che ne vennero fuori in seguito, come le foibe.
Riguardo alla massoneria, penso di avere già scritto.
La massoneria nacque dalle gilde medioevali di costruttori.
Queste gilde (corporazioni) erano diffuse in Europa e collaboravano con gli ordini, come l'Ordine dei Cavalieri Templari, piuttosto che con quello Teutonico o quello di San Giovanni.
Guarda caso, San Giovanni Evangelista è ancora oggi ricordato come santo patrono dei massoni.
Un esempio fu il caso della Compagnia di Padre Soubise, una delle gilde che tra il 1194 ed il 1220 si occuparono della costruzione della cattedrale di Chartres (nella foto in alto).
Ora, queste gilde non volevano diffondere le loro tecniche di costruzione e così chi aderiva ad esse doveva fare una sorta di rituale con cui doveva giurare di non divulgare le medesime.
In questo contesto si affermò la leggenda massonica di Hiram Abif, il capomastro che stava costruendo il Tempio di re Salomone.
Prendendo spunto dal sito massonico "Tele Tu", faccio notare che all'inizio del X secolo B. C. Re Salomone decise di costruire, alle porte di Gerusalemme, il più grande, il più imponente e il più maestoso Tempio che mai fosse stato dedicato a Dio e alla fratellanza degli uomini. Hiram soprannominato Abif (l'Orfano o figlio della Vedova) venne scelto da Salomone come sovrintendente ai lavori. Per la mole del lavoro e della manodopera impiegata, (si parla di 180.000 operai di cui solo ottomila maestri) il maestro Hiram si trovò ad affrontare grosse difficoltà che cercò in qualche modo di alleviare dividendo i lavoratori in tre classi: apprendisti, compagni e maestri e stabilì una parola segreta per distinguerli. La paga dei lavoranti dipendeva dalla qualifica e fu per questo che tre compagni, per ottenere la paga dei maestri, senza esserne degni e senza aver superato la prova, si nascosero nel cantiere del Tempio, dove Hiram, durante la pausa di lavoro, amava passeggiare. Per carpirgli la parola segreta lo colpirono coi loro attrezzi: il primo (Jubullum) lo colpì alla gola con una regolo di ferro, il secondo (Jubella) al cuore con una squadra ed il terzo (Jubello) alla testa con un maglietto. Nonostante tutto, Hiram non svelò la parola segreta e morì mentre cercava di fuggire dalla porta d'oriente. Non vedendo il capomastro, Salomone ordinò a 9 maestri di cercarlo. Scoprirono, infine, il suo cadavere, grazie ad un ramo d'acacia (albero simbolo della massoneria) infisso nel terreno nel punto in cui gli assassini avevano seppellito il cadavere.
Il re ordinò funerali solenni e decise di dargli un sepolcro nel tempio. I maestri, durante il funerale, per dimostrare la loro estraneità al delitto e quindi la loro purezza portarono guanti e grembiuli di pelle bianca. La pioggia inondò il Tempio che da allora rimase incompiuto. I muratori si sparsero per il mondo in cerca della parola del maestro per poter continuare il suo compito. Quella parola sta ancora ad indicare il segreto massonico smarrito e che il Maestro deve cercare per mezzo dell'ascesa iniziatica, così che Hiram riviva e possa continuare la sua opera.
Ora, queste gilde medioevali assunsero il nome francese di franc maçonnerie, ossia libera muratoria, arte reale o massoneria, anche grazie anche alle franchigie concesse a loro dalla Chiesa.
Con il declino degli ordini (ricordo che l'Ordine dei Cavalieri Templari fu sciolto, per decisione di Papa Clemente V e per volere del re di Francia Filippo IV, nel 1312) queste corporazioni andarono in declino in Europa.
Solo in Inghilterra furono forti.
Nel 1390, proprio in Inghilterra, fu redatto il Poema Regius, il primo grande manoscritto massonico.
Esso fece parte della Royal Library istituita da re Enrico VII Tudor ( 1457-1509).
Le cose cambiarono con il suo successore, re Enrico VIII ( 1491-1547).
Nel 1534, questo re ruppe i rapporti con la Chiesa cattolica (per via del matrimonio non annullato) assumendo egli stesso il controllo della Chiesa d'Inghilterra o Anglicana Ecclesia.
Per suo decreto, non senza rivolte, furono soppressi i monasteri (1536-1540) e ci fu una vera spoliazione della Chiesa inglese.
Le gilde di architetti non ebbero più lavoro.Allora, esse si misero nelle mani dei nobili, i quali si erano allineati ai principi protestanti.
Questi ultimi, però, vollero entrare in queste gilde ed iniziarono a fare circolare idee che nulla ebbero a che fare con la costruzione di cattedrali ma che puntarono alla "costruzione di un Tempio spirituale" ed iniziarono a parlare di un "Grande Architetto dell'Universo", colui che fu identificato come Dio.
Nacque la massoneria speculativa.
Nel 1717, presso la taverna dell'Oca Arrostita di Londra, si formò la massoneria che oggi noi conosciamo.Questi furono i Gran Maestri della Gran Loggia Unita di Londra, dalla sua fondazione al 1813:


1717, Anthony Sayer 1718, George Payne 1719, John Theophilus Desaguliers 1720, George Payne 1721-1723, John Montagu, II duca di Montagu 1723, Philip Wharton, I duca di Wharton 1723-1724 Francis Scott, II duca di Buccleuch 1724 Charles Lennox, II duca di Richmond1725, James Hamilton, VII conte di Abercorn 1726, William O'Brien, IV conte di Inchiquin 1727, Henry Hare, III barone Coleraine 1728, James King, IV barone Kingston1730, Thomas Howard, VIII duca di Norfolk1731, Thomas Coke, I conte di Leicester1732, Anthony Browne, VII visconte Montagu1733, James Lyon, VII conte di Strathmore e Kinghorne1734, John Lindsay, XX conte di Crawford 1735, Thomas Thynne, II visconte Weymouth1736, John Campbell, IV conte di Loudoun 1737, Edward Bligh, II conte di Darnley1738, Henry Brydges, II duca di Chandos 1739, Robert Raymond, II barone Raymond1740, John Keith, III conte di Kintore1741, James Douglas, XIV conte di Morton1742-1744, John Ward, I visconte Dudley e Ward 1745-1747, James Cranstoun, VI lord Cranstoun1747-1752, William Byron, V baronetto Byron1752-1753, John Proby, I barone Carysfort1754-1757, James Brydges, III duca di Chandos 1757-1762, Sholto Douglas, XV conte di Morton 1762-1764, Washington Shirley, V conte Ferrers1764-1767, Cadwallader Blayney, IX barone Blayney1767-1772, Henry Somerset, V duca di Beaufort 1772-1777, Robert Edward Petre, IX barone1777-1782, George Montagu, IV duca di Manchester1782-1790, Enrico Federico, Duca di Cumberland e Strathearn 1792-1812, Giorgio, Principe di Galles 1790-1812 Francis Rawdon-Hastings, I Marchese di Hastings (Gran Maestro "de facto")1813, Augusto Federico, Duca di Sussex.

Anche in Europa si sviluppò la massoneria speculativa, partendo dalla Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato, di cui si iniziò a parlare nel 1743 in Francia.
Il Rito Scozzese Antico ed Accettato fu (almeno all'inizio) una risposta "cattolica e stuardista" alla massoneria inglese, da cui nacque Grande Loggia Unita di Londra, la quale, dal 1688, era diventata a dominante protestante.
Nacquero poi altre obbedienze.
Alcune di queste logge hanno semplicemente un carattere sociale e filantropico mentre altre hanno un carattere propriamente esoterico.
Inoltre, ricordo che le massonerie regolari (come la Grande Loggia Unita di Londra) non ammettono gli atei.
Chi si affilia ad esse deve essere credente e (in particolare) deve credere nel Dio delle religioni abramitiche, come Ebraismo e Cristianesimo.
Nelle massonerie irregolari, invece, sono ammessi anche gli atei e anche coloro che hanno credenze non legate alle religioni abramitiche.
Va notata una cosa: certi ignoranti dicono che la massoneria è di origine ebraica.
La storia dice l'esatto contrario.
Coloro che la fondarono non furono ebrei.Anche riguardo agli Illuminati di Monaco di Baviera, vi sono della cose molto interessanti.
Il loro fondatore, Johan Adam Weishaupt (1748-1838) non era ebreo e non aveva origini ebraiche.
Adolf Hitler (che tanti nemici della massoneria ritengono un eroe) era affiliato a logge massoniche o pseudo-massoniche, ovviamente esoteriche e con una spiritualità rivolta al male.
Il problema sta nel fatto che massoneria speculi su tutto.
Prende un po' di Ebraismo,un po' di Cristianesimo, un po' di Islam, un po' di dottrine esoteriche, un po' elementi dei Cavalieri Templari, un po' di questo e un po' di quello.
Il problema della massoneria sta proprio nel suo relativismo.
Guarda caso, anche il nazismo fu un'ideologia esoterica che, per certi versi, ricalcava lo schema massonico.
Anch'esso, come la massoneria, speculava su varie teorie.
Gli ebrei non c'entrano nulla con essa e la storia lo dimostra
Ora, ci si deve porre questa domanda: la massoneria è il male?
Come ho scritto prima, c'è massoneria e massoneria.
La massoneria regolari ha un carattere tradizionale e (di solito) non rappresenta il problema poiché tende a difendere il concetto del trono e dell'altare.
Un esempio di massoneria regolare è la Grande Loggia Unita di Londra.
La situazione è diversa riguardo alla massoneria irregolare.
In essa può esserci di tutto e ci possono essere anche dottrine quantomeno discutibili.
Inoltre, la segretezza non aiuta.
Come ho scritto prima, il problema della massoneria è il relativismo.
Se io avessi un amico massone e se io sapessi di ciò non gli negherei l'amicizia.
Certo, io non aderirei alle sue idee ma non lo condannerei.
Il fatto che una persona sia affiliata ad una loggia massonica non significa che ella sia malvagia.
Per lungo tempo, San Giovanni Bosco fu amico di Massimo (1815-1888) fu amico del politico Massimo Taparelli d'Azeglio (1798-1866).
D'Azeglio era un massone.
L'amicizia tra i due si ruppe per l'irrigidimento di d'Azeglio.
Del resto, la massoneria italiana era molto infarinata di anticlericalismo.
Era anticlericale e massone il "protomartire" della massoneria italiana, il poeta Tommaso Crudeli (1702-1745).
Massoni e ferocemente anticlericali erano anche Giuseppe Garibaldi (1807-1882) ed il roncoferrarese Giuseppe Nuvolari (1820-1897).
Per contro, c'erano anche tanti massoni schierati con la Chiesa.
Pensiamo ai molti massoni controrivoluzionari che dopo il 1789 furono perseguitati.
In questo caso, vale il detto biblico che recita: "Chi non è contro di noi è con noi".
Certo, attribuire alla massoneria un potere molto forte può essere controproducente.
Infatti, ci sono logge e logge.
Ci sono logge puramente spirituali, altre a carattere "sociale" ed altre a carattere politico.
Magari, ci possono essere solo alcune logge che possono fare ciò di cui parla Malcangi.
Però, bollare tutta la massoneria riguardo a certe cose mi pare esagerato.
Con questo, non difendo la massoneria.
Sarebbe bello fare un  confronto diretto con Malcangi.





3 commenti:

  1. Non nego minimamente che la Chiesa abbia avuto nella storia anche grandissimi meriti e abbia prodotto o ispirato personalità di eccelso valore morale, filosofico, artistico o persino militare ma contesto decisamente la Chiesa come organizzazione temporale nonché la stessa forma della "renovatio imperi", questo perché, almeno nelle intenzioni, sottometteva il potere politico a quello religioso, anzi contesto il concetto stesso di "tramite esclusivo" tra l'uomo e Dio che la chiesa si arroga il privilegio di rappresentare! Contesto inoltre la natura stessa della "Renovatio Imperi" in quanto introduce nella nostra cultura il concetto levantino di "unto del Signore" cioè la presunzione di un preteso diritto divino al regno (diritto che ovviamente deve essere riconosciuto dall'autorità religiosa, derivandone automaticamente un rapporto di sudditanza, come dimostrato anche dall'uso della "scomunica" e dal suo tremendo potere durante tutto il medioevo!) Si perde quindi il concetto di "primus inter pares" comune alle nostre radici Romano-italiche e barbariche; questa deriva che mina alle radici la nostra stessa civiltà comincia molto prima della "renovatio Imperi", Anzi la prima traccia di questa degenerazione si ritrova nel testo stesso dell'Editto di Tessalonica del 27 febbraio del 380 dell'era volgare con cui per la prima volta una verità dottrinale veniva imposta come legge dello Stato e, di conseguenza, la dissidenza religiosa si trasformava giuridicamente in "crimen publicum". Particolarmente significativo l'incipit di questa: "Cunctos populos, quos clementiae nostrae regit temperamentum" (tutti i popoli che ci degniamo di tenere sotto il nostro dominio....) che solo pochi anni o decenni prima sarebbe stato scritto "tutti i popoli che ci onoriamo di governare o di servire o ancora di proteggere..." e il finale: "divina primum vindicta, post etiam motus nostri, quem ex caelesti arbitro sumpserimus, ultione plectendos." (Costoro saranno condannati anzitutto dal castigo divino, poi dalla nostra autorità, che ci viene dal Giudice Celeste.) ove si vede chiaramente enunciato il concetto del regno per diritto divino! Da notare anche però come la stessa dottrina della Chiesa si discosti poi soprattutto nella Scolastica (anche se certi concetti contro la tirannide erano già presenti in Agostino da Ippona) infatti se quel principio fosse valido ed universale ogni forma di ribellione anche alla più crudele delle tirannidi sarebbe ipso facto moralmente illecita, mentre nella stessa dottrina ecclesiatica implicitamente o anche esplicitamente si giustifica e anzi si dice meritorio e doveroso il tirannicidio e la ribellione indipendentemente dalla legittimità o meno di chi siede sul trono! Per quanto riguarda la Massoneria io mi riferivo particolarmente alla B'nai Britt (che oggi però influenza tutto il mondo della finanza e non solo ma molto probabilmente anche tutte le altre logge e confraternite; per il resto posso concordare col signor Fucilone certamente molto più preparato di me sull'argomento, sono infatti perfettamente conscio che nella Massoneria ci siano persone eccellenti sia culturalmente che moralmente e qualcuna ne ho conosciuta di queste ma resta comunque la mia ripulsa per ogni forma di società segreta

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  2. Ottimo e ben documentato commento commento

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  3. Ho già mandato a "La Civetta" l'articolo sulla massoneria. Sulla Chiesa, va detto che la storia l'abbia fatta da padrone.
    L'Impero Romano era in decadenza.
    Lei pensi che questa decadenza incominciò molto prima che il Cristianesimo si affermasse.
    Con la sua affermazione, la Chiesa divenne un punto di riferimento.

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Ringrazio un caro amico di questa foto.