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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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lunedì 5 novembre 2018

Dal n° 25 de "La Civetta", il mio articolo intitolato "Tra arte e storia"



Questo è il mio articolo scritto su "La Civetta", n°25:


"L'affresco della Camera degli Sposi del Palazzo Ducale celebra l'elezione a cardinale di Francesco Gonzaga (15 marzo 1444-21 ottobre 1483).

Tra i personaggi raffigurati in quest'opera del celeberrimo Andrea Mantegna figura anche il re di Danimarca Cristiano I di Oldenburg (1426-21 maggio 1481).



Questo sovrano non fu solo re di Danimarca. Infatti, egli fu anche re dell'Unione di Kalmar.

L'Unione di Kalmar (Kalmarunionen) fu un'unione di tre regni sotto un unico monarca.

Essa mise insieme il Regno di Danimarca, con i territori tedeschi di Schleswig ed Holstein, la Norvegia e la Svezia.

L'Unione di Kalmar fu costituita il 17 giugno 1397 dalla regina di Danimarca Margherita I (1353-28 ottobre 1412).

Ella fu moglie del re di Norvegia Haakon VI (1340-1380).

Nel 1388, Margherita divenne regina regnante di Norvegia.

Nello stesso anno, ella riuscì a fare scalzare dal trono svedese l'impopolare re Alberto di Meclemburgo (1338-1° aprile 1412).

Così, questi tre Paesi si unirono nell'Unione di Kalmar, non senza tensioni, specie da parte della Svezia.

Proprio dalla Svezia, iniziò la fine dell'Unione di Kalmar.

A re Cristiano I succedette suo figlio Giovanni (5 giugno 1455-20 febbraio 1513).

A questi succedette suo figlio, re Cristiano II.

Nel 1523, re Cristiano II di Danimarca (2 luglio 1481-25 gennaio 1559), fu deposto dal trono svedese e rimpiazzato da re Gustavo I Vasa (12 maggio 1496-29 settembre 1560).

Nel 1527, re Gustavo I aderì al luteranesimo e lo introdusse nel suo regno, poiché Papa Clemente VII non depose l'arcivescovo di Uppsala Gustavo Trolle, il quale sosteneva il re di Danimarca, e non riconobbe come successore di questi il suo candidato Giovanni Magno (Johan Månsson, 19 marzo 1488-22 marzo 1544).

Nel 1528, re Gustavo I si fece ungere ed incoronare dai vescovi nella cattedrale di Uppsala. Il rituale fu quello cattolico ma dal giuramento fu espunto il riferimento alla protezione della Santa Chiesa. Da quel momento, il luteranesimo divenne religione di Stato della Svezia ed il re iniziò a ratificare l'elezione dei vescovi e a controllare la nomina dei preti.

Nel 1529, il sovrano convocò il Sinodo di Örebro, che fu diretto dal prete e teologo luterano Laurentius Petri Nericius (Lars Persson 1499-26 ottobre 1573). Questo sinodo fu convocato per modellare la Chiesa svedese (oramai staccata da Roma) secondo i principi del luteranesimo.

Laurentius, insieme a suo fratello Olaus (Olaf 6 gennaio 1493-19 aprile 1552) studiò a Wittenberg e conobbe Martin Lutero.

Tornato in patria, Laurentius fu preside di una scuola.

Suo fratello Olaus lavorò con il vescovo di Strägnäs, Mattias Gregersson.

Quest'ultimo morì nel 1520, nel famoso Bagno di Sangue di Stoccolma, un evento tragico nato dallo scontro tra il partito filo-danese e pro-Unione di Kalmar, capeggiato dall'arcivescovo Trolle, e quello patriottico, capeggiato da Sten Sture, di cui Gustavo Vasa ereditò il comando. Olaus si salvò grazie ad un conoscente tedesco.

In questo evento, l'esercito danese agì per ordine di re Cristiano II colpì i suoi avversari politici

Secondo la versione ufficiale, l'arcivescovo avrebbe indicato al re le persone che secondo lui erano da eliminare.

Questo, poi, scatenò la reazione di Gustavo Vasa, attorno al quale il partito patriottico si coalizzò, fino a provocare la caduta di re Cristiano II, che fu costretto a lasciare il trono svedese.

Olaus e Laurentius entrarono così nelle grazie del nuovo re, che si avvicinò così al luteranesimo, nonostante il nuovo arcivescovo di Uppsala Giovanni Magno (che fu insediato dal monarca senza autorizzazione papale) li avesse scomunicati per eresia.

Tuttavia, il re capì che Giovanni Magno non avrebbe appoggiato le idee luterane e così lo mandò in Russia, come diplomatico.

Nel 1531, re Gustavo I nominò come arcivescovo di Uppsala proprio Laurentius Petri Nericius*.


Nel 1533, Papa Clemente VII riconobbe Giovanni Magno come arcivescovo di Uppsala ma questi non poté più tornare in Svezia e morì in esilio a Roma**.

Sempre nel 1523, re Cristiano II fu deposto anche dal trono danese, per essere rimpiazzato da suo zio, il fratello di suo padre e duca di Holstein Federico, che assunse il nome di Federico I (7 ottobre 1471-10 aprile 1533).

Sebbene fosse rimasto cattolico, re Federico I introdusse il luteranesimo nel suo regno.

Così, egli fece alcune leggi che favorirono i protestanti, come quella che permetteva a questi ultimi di usare le chiese, condividendole con i cattolici.

Così, egli cercò di mantenere la pace nel suo regno, anche se la cosa non sempre gli riuscì.

Nel 1530, i protestanti devastarono la cattedrale (dedicata a Santa Maria) di Copenaghen, distruggendo le statue ed i paramenti sacri.

Nel 1532, re Federico I catturò il nipote, il deposto re Cristiano II, il quale chiedeva aiuto all'imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V per riprendersi i troni perduti

Nel 1533, re Federico I morì e suo figlio Cristiano divenne il nuovo monarca, con il nome di Cristiano III (12 agosto 1503-1 gennaio 1559).

Fervente luterano, quest'ultimo fece diventare il luteranesimo religione di Stato, con un golpe ed una guerra civile che durò fino al 1536.

Il golpe avvenne perché la maggioranza del Parlamento (Rigsraad) era cattolica e Cristiano non piacque ai vescovi.

I vescovi avevano ragione.

Nonostante, avesse promesso fedeltà alla Chiesa cattolica al momento della sua consacrazione, il nuovo re aveva in mente l'idea di sottomettere la Danimarca alla religione luterana.

Invitati ad un'assemblea nazionale, che si mostrò essere stata un tranello da parte del monarca, i vescovi furono arrestati.

Così, nessun membro della gerarchia cattolica fu presente all'assemblea e si decise in favore del luteranesimo.

I deputati laici votarono così perché il re promise a loro il bottino proveniente dalla dissoluzione e confisca dei monasteri e perché li minacciò di mandarli in prigione.

A differenza del re di Svezia re Gustavo I, che abbracciò il luteranesimo più per ragioni politiche che per motivi di fede, Cristiano fu un luterano convinto nel ritenere che le sue idee fossero buone.

La carica di arcivescovo fu abolita ed i vescovi furono rimpiazzati dai sovraintendenti, i quali imposero il luteranesimo e formarono i nuovi pastori luterani che prendevano il posto dei preti cattolici, mano a mano che questi ultimi morivano.

Chiamò il teologo tedesco e collaboratore di Lutero Pomeranus (Johannes Bugehangen, 24 giugno 1485-20 aprile 1558) che implementò la soppressione della gerarchia cattolica.

Questi ordinò 24.000 ministri di culto luterani in tutta la Danimarca.

I monasteri furono chiusi.

Lo stesso Martin Lutero biasimò i metodi di re Cristiano III.

Proprio nel 1536 ci fu la dissoluzione definitiva dell'Unione di Kalmar.

Il Gran Consiglio Segreto di Danimarca dichiarò unilateralmente la Norvegia una provincia danese ed impose il luteranesimo anche lì.

Nel 1541, dopo essere stato deposto dal re ed avere rinunciato alla dignità episcopale, vescovo di Oslo, Hans Rev, aderì alla nuova dottrina e divenne il primo sovraintendente luterano della diocesi.

In Islanda, l'ultimo vescovo cattolico fu Jón Arason e fu decapitato nel 1550.

Il re mantenne lo status formale di semi-indipendenza della Norvegia, per un suo interesse inerente alla successione, ma gli ex-possedimenti norvegesi di Islanda, Groenlandia ed Isole Fær Øer passarono direttamente alla Danimarca.

Si formò così il Regno di Danimarca-Norvegia.

Nel 1814, il re di Danimarca-Norvegia dovette dare proprio la Norvegia alla Svezia.

A metà del secolo XIX, questo fatto diede vita ad un movimento scandinavista che volle riproporre l'Unione di Kalmar, senza riuscire a portare avanti la cosa.

Dunque, il re Cristiano I ritratto nell'affresco della Camera degli Sposi testimonia ancora oggi la grandezza che ebbe Mantova, che interloquiva con i grandi della Terra, e quel progetto di creare un grande regno scandinavo che se si fosse concretato avrebbe cambiato la fisionomia dell'Europa.

Tra l'altro, re Cristiano I aveva un legame con la famiglia dei Gonzaga.

Il cardinale Francesco era figlio cadetto del marchese Ludovico III (5 giugno 1412-11 giugno 1478) e di sua moglie Barbara di Brandeburgo (30 settembre 1422-7 novembre 1481).

Ella fu figlia dell'elettore del Brandeburgo Giovanni l'Alchimista (1406-20 novembre 1464) e di Barbara di Sassonia Wittenberg (1405-1465).

La sorella di lei, Dorotea (1430-1495) sposò in prime nozze il re di Danimarca Cristoforo III (26 febbraio 1418-6 gennaio 1448).

Da questo matrimonio non nacquero figli.

Morto re Cristoforo III, Dorotea si risposò con il conte Cristiano di Oldenburg, il quale divenne re di Danimarca con il nome di Cristiano I il 28 ottobre 1449.

Quindi, re Cristiano I era cognato del marchese Ludovico III.

Il volume secondo della "Cronaca Universale della Città di Mantova" di Federigo Amadei riporta della venuta del re danese in questo modo:

"ANNO 1474-Viaggiava l'Italia in quest'anno 1474, il Re di Danimarca Cristiano (o, com'altri scrivono, Cristierno I), marito d'una sorella della nostra Marchesana Barbara, e venendo da Milano per Pasqua trovarsi in Roma a prendere dal Papa la benedizione e la corona insieme di quel Regno, da lui ricuperato o conquistato col valore della spada.

Avvisatone, il Marchese suo cognato montò subito a cavallo co' figli e con numeroso corteggio di nobili e di guardie, portandosi ad incontrarlo in Casalmaggiore e conducendolo ad alloggiare in Viadana e poscia in Borgoforte, da dove entrò in Mantova per Porta Cerese il giorno 24 marzo, servito fino a corte sotto il baldacchino che era sostenuto a vicenda dalli nobili giudici, curiali, medici ed altri".

Dunque, il re stava andando a Roma per farsi benedire dal Papa e per farsi riconoscere come sovrano di Danimarca e dell'Unione di Kalmar ed il marchese di Mantova lo ospitò e gli fece prendere parte alle celebrazioni dell'elezione a cardinale del figlio Francesco, così da dare maggiore lustro all'evento.

Ancora oggi, le monete da 1 Corona danese hanno impresse le tre corone disegnate a ricordo dell'Unione di Kalmar.




La foto qui allegata ne mostra un esemplare che fa parte della mia piccola collezione.

Antonio Gabriele Fucilone







*Per la Chiesa di Svezia, i vescovi luterani posteriori all'avvento della Riforma sono successori di quelli antecedenti ad essa.

Per i luterani svedesi, la successione apostolica vale ancora poiché Laurentius Petri Nericius fu consacrato arcivescovo di Uppsala dal vescovo di Västerås Petrus Magni, che fu nominato dal Papa.

Al contrario, per la Chiesa cattolica, la successione apostolica cessò in ogni diocesi svedese con la morte dell'ultimo vescovo in comunione con Roma che faceva capo a ciascuna di essa.

Secondo certe fonti, Petrus Magni avrebbe subito pressioni perché consacrasse arcivescovo il teologo e pastore luterano.

**L'ultimo arcivescovo di Uppsala in comunione con Roma fu Olao Magno (Olav Månsson, 23 ottobre 1490-1° agosto 1557). Questi fu fratello del suo predecessore Giovanni Magno e non poté insediarsi nella sua sede e rimase a Roma. Con la sua morte, per la Chiesa cattolica, cessò la successione apostolica ad Uppsala.







                                                                               Antonio Gabriele Fucilone".


Ringrazio la professoressa Barbara Spadini e tutta l'Associazione Culturale "Pensiero e Tradizione" di Mantova che mi permettono di scrivere sulla rivista "La Civetta".
Ora, faccio un breve commento.
La storia di Mantova si intreccia con quella di grandi Paesi europei.
Un esempio fu proprio il rapporto tra il marchese di Mantova Ludovico III Gonzaga (5 giugno 1412-11 giugno 1478) ed il re di Danimarca Cristiano I (1426-21 maggio 1481).
Essi erano cognati, dato che le rispettive mogli erano sorelle.
La moglie del marchese era Barbara di Brandeburgo (30 settembre 1422-7 novembre 1481) e quella del re danese era la sorella Dorotea (1430-1495). 
Anni dopo, queste due famiglie prima imparentate si sarebbero trovate contrapposte nelle guerre religiose che videro contrapposti i cattolici ed i protestanti in Europa.
Infatti, il bisnipote di re Cristiano I, re Cristiano III (12 agosto 1503-1 gennaio 1559) fece diventare religione di Stato del suo Paese il luteranesimo, il quale fu già introdotto dal padre, re Federico I.
Egli fece ciò con un colpo di Stato.
Quindi, riesce difficile credere che due famiglie che meno di un secolo prima festeggiarono la nomina di un cardinale (che tra l'altro era un loro parente) si trovassero poi ad essere contrapposte nello scontro che infiammò l'Europa del XVI secolo.
L'arco temporale non fu nemmeno particolarmente lungo, dato che Martin Lutero diede il via al processo che portò alla nascita del protestantesimo il 31 ottobre 1517.
La storia ci riserva anche questo e parla di amicizie che si sfasciano e di parentele dimenticate.


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