Ora, la dichiarazione di Luigi Di Maio di farsi da parte nella corsa alla premiership ha avuto apprezzamenti da parte della Lega ma ha lasciato nella freddezza più totale Forza Italia.
Infatti, Di Maio ha chiesto anche un passo indietro al presidente Berlusconi.
Di Maio dovrebbe piantarla con i veti.
Dovrebbe accettare il fatto che la Lega sia in una coalizione che è stata votata così com'è dagli elettori.
Forza Italia è parte di quella coalizione.
Come ho scritto ieri, dividersi sarebbe un grave errore.
Se il centrodestra si dividesse non sarebbe una bella cosa.
L'amica Maria, ha commentato l'articolo di ieri in questo modo:
"Sono d'accordo con quello che scrive il direttore Sallusti, molto meno su quello che prevedi tu circa una debacle finale di Forza Italia: io penso che la debacle sarebbe della LEGA perché tanti ex forzisti tornerebbero indietro: i traditori di Forza Italia si sono sempre trovati male, vedi Fini e Alfano, manca solo il terzo".
All'amica Maria, mi sentirei di rispondere facendo notare alcune cose.
In Molise, Forza Italia ha preso più voti della Lega ma in Friuli-Venezia Giulia le cose sono andate in maniera decisamente diversa.
Forza Italia ha perso tanti voti.
Il motivo è stato semplice. Basti pensare alla scarsa organizzazione sul territorio.
Inoltre, anche in Veneto e qui in Lombardia la Lega ha più voti di Forza Italia.
I referenti del partito dovrebbero stare di più sul territorio e meno nelle segreterie.
Inoltre, ricordo anche degli errori che sono stati fatti nelle candidature.
Penso al caso di Nunzia De Girolamo che non è stata candidata nella sua regione, la Campania, ma in Emilia-Romagna.
Questa mossa, per esempio, ha fatto perdere voti al partito in Campania.
Sia chiaro, in questo caso, la colpa non è stata di Berlusconi ma del coordinamento locale.
Certi errori si pagano.
I referenti del partito dovrebbero stare di più sul territorio e meno nelle segreterie.
Inoltre, ricordo anche degli errori che sono stati fatti nelle candidature.
Penso al caso di Nunzia De Girolamo che non è stata candidata nella sua regione, la Campania, ma in Emilia-Romagna.
Questa mossa, per esempio, ha fatto perdere voti al partito in Campania.
Sia chiaro, in questo caso, la colpa non è stata di Berlusconi ma del coordinamento locale.
Certi errori si pagano.
Forza Italia deve darsi una regolata ma anche la Lega deve fare altrettanto.
Da sola, la Lega ha il 17% dei voti.
Al Sud ha preso dei voti ma non bastano a darle una grande forza a livello nazionale.
Il centrodestra deve essere unito, se vuole ancora essere competitivo e vincente.
Se il centrodestra si dividesse tanta gente potrebbe non andare più a votare e ci sarebbe il rischio un forte astensionismo.
Bisogna tenere conto anche del fatto che oggi ci sia una fascia di elettorato che è "volatile".
Ergo, questi elettori oggi votano in un modo, domani votano in un modo diverso e dopodomani potrebbero non andare nemmeno a votare.
Qui si rischia veramente di mettere in crisi la nostra democrazia.
Speriamo di no! 🤞
RispondiEliminaSe si spaccasse il centrodestra, alle prossime elezioni, io non voterei.
RispondiEliminaNemmeno io!
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