Oggi, ho scritto un articolo intitolato "Con orgoglio, sono "complice dei sionisti"!".
In quell'articolo, mi sono espresso in favore di Israele e del popolo ebraico e ho ribadito la mia non condivisione della decisione Santa Sede di riconoscere la Palestina.
Ora, io sono un cattolico praticante e credo nel primato Papale sulla Chiesa e nella sua infallibilità, che però (come dice anche lo stesso Diritto canonico) vale per le questioni di dogma e quando il Papa parla ex-cathedra.
Il riconoscimento della Palestina è solo un fatto politico che nulla ha a che fare con la fede e con il dogma e nemmeno con i temi etici.
Anche riguardo ai temi etici, per noi cattolici, il parere del Santo Padre conta.
Il caso della Palestina è solo un caso politico e dunque per esso non vale il dogma dell'infallibilità del Papa.
Anzi, in questo caso, la scelta della Santa Sede può essere anche contestata.
Dunque, non mi si attribuiscano cose che non ho mai scritto, né pensato, né detto.
Ok, consiglierei, non a te che lo farai sicuramente, un ripasso dei testi sacri
RispondiEliminaA chi lo dico? a lui, anzi, vada a lezione da Benedetto XVI