Povera vecchia Inghilterra. Nota di Giulio Meotti

Questa è la nota di Giulio Meotti che ho trovato su Facebook:
"Consiglio per gli amici a Londra. Se vi trovate dalle parti della cattedrale di St. Paul potete andare a prendere un caffè nella vecchia chiesa di St. Mary Aldermary (ringrazio Gabriele per la segnalazione). È una esperienza edificante. Costruita nel 1679, oggi la chiesa ospita un caffè. Benvenuti nella nuova Europa. Come diceva il compianto e geniale Maurice Dantec, "tout va bien!".".

Sono senza parole.
A me piace l'Inghilterra.
Anzi, ho una grande ammirazione per la cultura del mondo anglosassone.
Però, io ammiro l'Inghilterra che fu di re Riccardo Cuor di Leone, di re Riccardo III, di San Tommaso Becket e di Ruggero Bacone.
Io ammiro l'Inghilterra della Magna Charta Libertatum.
Quell'Inghilterra che ammiro non ha niente da spartire con questa che c'è adesso.

Quell'Inghilterra fu l'"officina d'Europa".
Io penso che anche personaggi come re Enrico VIII, re Edoardo VI, Thomas Cranmer, la regina Elisabetta I e Oliver Cromwell si staranno rivoltando nelle loro tombe.
Le chiese di Londra diventano dei coffee bar ed il patrimonio storico e culturale dell'Inghilterra sta andando a farsi benedire.
In nome del multiculturalismo, la vecchia e gloriosa Inghilterra sta scomparendo.
Al suo posto, oggi, vi è una cosa senza identità.
Tutti noi dovremmo piangere.