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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 10 novembre 2017

Ostia, non si accettino certe cose

Ad Ostia, vi è stato un sit-in di giornalisti di fronte alla palestra di Roberto Spada, per urlargli che egli non fa paura.
Ora, prima di iniziare, desidero esprimere una cosa.
Io vengo accusato di essere "ondivago" nelle idee.
A volte, mi viene rinfacciato di fare del doppiopesismo nelle idee.
Per esempio, mi viene fatta l'accusa di essere buonista in alcuni casi e giustizialista in altri.
Ora, chiarisco una cosa.
Che ognuno debba essere libero di pensare ciò che vuole è ovvio, com'è ovvio che ognuno abbia il diritto di esprimersi,  ma a volte bisogna anche contestualizzare.
Per esempio, negare la Shoah specialmente oggi, che c'è una situazione non bella per gli ebrei in Europa, è una follia che sarebbe bene fermare.
Quanto al caso di Ostia, non si può accettare che si dica che Daniele Piervincenzi, il giornalista aggredito da Roberto Spada, se la sia cercata.
Piervincenzi stava facendo il suo lavoro.
Per rifiutare l'intervista, Spada avrebbe potuto entrare nella sua palestra e se il giornalista avesse insistito avrebbe potuto chiamare i carabinieri per farlo allontanare.
Piervincenzi stava facendo il suo mestiere.
Certe cose non possono essere accettate.
Il problema di Ostia è semplice: le istituzioni non ci sono.
Rileggete il mio articolo su "La Civetta", quello che parla di Falcone e Borsellino.
Comunque, sarebbe bene non buttare questo brutto episodio nella caciara politica.




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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.