"Palloncini in cielo a Parigi per ricordare i 130 morti di due anni fa. Ovvero la rassegnazione plastica a commemorare pigramente e retoricamente i defunti senza combattere i carnefici e la loro ideologia. Non è difficile immaginare cosa pensino gli islamisti dei capi degli "infedeli" di Francia guardandoli agghindati come a una festa di compleanno. Fa il paio con Sting che canta Inshallah al Bataclan, dove la gente è morta al grido di Allah Akbar. Il masochismo si alza verso vette inarrivabili".
Questo è il dato assurdo.
Si commemorano i morti a causa del terrorismo con palloncini e gessetti colorati ma non si cerca di affrontare e di risolvere il problema alla radice.
Per esempio non si vuole ammettere il fatto che tra Islam e terrorismo vi sia un legame.
È vero che non tutti i musulmani sono terroristi ma è anche vero che tutti i terroristi sono musulmani.
Vi è il problema nelle moschee, per via di chi le finanzia e di chi predica in esse.
Vi è anche il problema della rete, in cui il terrorismo arruola giovani che rifiutano il nostro stile di vita e la nostra cultura.
Oltre a ciò, in nome del politicamente corretto, noi abiuriamo i nostri simboli e la nostra cultura.
Dalla strage del Bataclan nulla è stato imparato.
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