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giovedì 2 novembre 2017

Lutero, l'insopportabile antisemita

Sul sito "Informazione Corretta", vi è un articolo intitolato "Martin Lutero: insopporabilmente antiebreo. Una mostra a Berlino".
Da cattolico, pur non avendo nulla contro i luterani, io nutro forti dubbi su questa svolta ecumenica verso il protestantesimo.
Mentre con la Chiesa ortodossa e con una parte di quella anglicana si può trovare una certa forma di unità, dato che il motivo della divisione è solo un aspetto disciplinare, con il protestantesimo il problema è dogmatico.
Per esempio, la maggioranza dei protestanti non riconosce la successione apostolica.
Quello che è peggio, però, è il fatto che si celebri Martin Lutero (10 novembre 1483-18 febbraio 1546) senza conoscerne bene la storia.
Lutero fu certamente una persona legata alla religione ma fu anche un agitatore politico.
Lutero non sbagliò a predicare contro l'abuso delle indulgenze o contro certe situazioni dentro la Chiesa, come la corruzione di certi sacerdoti.
Lutero commise due errori.
Il primo fu dogmatico e fu la pretesa di riformare la Chiesa distruggendone la Tradizione ed il secondo (che è quello che tratto in questo articolo) fu di natura politica e culturale.
Come ho scritto prima, Lutero fu un agitatore politico.
Lutero fu il fautore di quel nazionalismo tedesco che nel secolo scorso ebbe la peggiore espressione.
Anzi, egli fu un precursore di tutto ciò.
Per esempio, dopo che eccitò gli animi con le sue prediche, nel 1525, egli scrisse ai principi tedeschi per istigarli ad agire contro i contadini che si rivoltarono:

"Che ragione c'è di mostrare clemenza ai contadini? Se ci sono innocenti in mezzo a loro, Dio saprà bene proteggerli e salvarli. Se Dio non li salva vuol dire che sono criminali. Ritengo che sia meglio uccidere dei contadini che i principi e i magistrati, poiché i contadini prendono la spada senza l'autorità divina. Nessuna misericordia, nessuna pazienza verso i contadini, solo ira e indignazione, di Dio e degli uomini. Il momento è talmente eccezionale che un principe può, spargendo sangue, guadagnarsi il cielo. Perciò cari signori sterminate, scannate, strangolate, e chi ha potere lo usi".

Per usare parole di oggi, possiamo dire che Lutero prima scagliò il sasso e poi ritirò la mano.
Inoltre, egli istigò il nazionalismo tedesco contro Roma evocando quelle che fece Arminius contro i soldati dell'Impero Romano nella Selva di Teutoburgo, nel 9 AD (o DC).
La cosa peggiore, però, fu l'istigazione all'antisemitismo.
Nel 1543, dopo che tentò di fare convertire gli ebrei alla sua Chiesa, egli scrisse un pamphlet contro di loro, istigando all'antisemitismo vero e proprio.
Egli predicò l'uccisione dei rabbini e la distruzione delle sinagoghe.
A questo punto, una considerazione deve essere fatta. 
Lutero nacque e crebbe in quella Sassonia profondamente tedesca e poco avvezza ai contatti con quel bacino del Mare Mediterraneo e con il mondo greco e latino.
Lutero non fu, per esempio,  come il cardinale Reginald Pole (3 marzo 1500-17 novembre 1558) che dall'Inghilterra (una terra che di per sé aveva già tanti contatti con l'Italia,a differenza dei villaggi sassoni) venne a studiare a Padova, ove conobbe altre persone e studiò la Bibbia anche con l'ebraista di origine fiamminga Giovanni da Kampen.
Anche se ebbe una buona formazione, Lutero non si interfacciò mai con persone lontane da lui nella "forma mentis".
Forse, egli rifiutò ciò.
Se avesse avuto la buona volontà, egli avrebbe potuto imparare qualcosa di più trasferendosi qui in Italia.
Non lo fece.
Anche nel Vecchio Testamento si parla dell'importanza dei viaggi.
Tengo a ricordare che la Germania fu già teatro di gravi episodi di antisemitismo.
Pensiamo alla "Crociata dei Tedeschi" che ci fu nel 1096 e al pogrom di Norimberga, che ci fu nel 1349.
Quindi, Lutero crebbe in un contesto già ostile verso gli ebrei e non se ne liberò.
Nella sua ignoranza (nel senso di non conoscere bene le cose) Lutero pretese di volere riformare la Chiesa (e fece un danno gravissimo alla cristianità) e diede il via a quel nazionalismo tedesco che si espresse drammaticamente nel secolo scorso.
Questo deve essere detto.








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