L'affresco è datato all'anno 1511.
Ora, fa effetto vedere quel quasi contatto tra il dito di Dio e quello di Adamo.
Tuttavia, vi è un particolare importante.
La veste purpurea in cui Dio è avvolto ricorda nella forma un cervello umano.
Michelangelo fu molto attento all'anatomia umana e probabilmente egli vide dei cadaveri umani e li studiò.
In questo affresco vi può essere un messaggio umanistico di tipo platonico.
Il cervello è l'organo della conoscenza, la quale secondo il messaggio platonico è divisa in quattro stadi:
- Immaginazione, che in greco è chiamata eikasìa, il dominio delle ombre e delle superstizioni.
- Gli oggetti sensibili, i quali danno origine alle false credenze, dette pìstis.
- Le varietà geometriche proprie della ragione discorsiva, detta diànoia.
- Le idee intelligibili che sono raggiungibili per via speculativa ed intuitiva, che è la nòesis.
Se pur in piccolo, l'uomo è in fondo un riflesso di Dio in fatto di conoscenza, di sapienza e di bontà.
Dio creò l'uomo per il bene.
Insomma, anche Platone (428 o 427 BC-348 o 347 BC) poté avere ispirato Michelangelo.
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