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venerdì 10 novembre 2017

Caso Spada, anche il Movimento 5 Stelle dovrebbe tacere

Io penso che sul caso di Roberto Spada, colui che ad Ostia ha aggredito il giornalista Daniele Previncenzi, nessuno dovrebbe parlare.
Come riporta "Il Giornale", il Movimento 5 Stelle cavalca l'onda emotiva che si è scatenata dopo quello che è accaduto.
Peccato che nemmeno quelli del Movimento 5 Stelle possano parlare.
Infatti, riprendendo l'articolo de "Il Giornale", la brutale aggressione di Roberto Spada alla troupe della Rai che gli chiedeva conto del suo endorsement pro-Casapound è ormai il primo elemento con cui fare i conti in questo supplemento di campagna elettorale a Ostia, da qui al ballottaggio del 19 novembre.
Ma mentre buona parte delle polemiche si incentra su modalità e nettezza della presa di distanza dei "fascisti del terzo millennio" da Spada e dal clan di famiglia, qualcuno sceglie una strada diversa. In particolare il sindaco di Roma, Virginia Raggi, che praticamente dà per scontata l'assoluta organicità dell'aggressore con Casapound, e lo fa per un motivo. Con il movimento politico di estrema destra che è uscito dalle urne col 9 per cento dei consensi, lo scopo della prima cittadina è attaccare Fdi, chiedendo al partito la cui candidata Monica Picca sfiderà al ballottaggio la pentastellata Giuliana Di Pillo di "dissociarsi" non - come ovvio - da Spada e dal suo gesto, ma appunto da Casapound. "La destra esca dall'ambiguità", ha ringhiato Raggi annunciando la "passeggiata per la legalità" sabato a Ostia, e chiedendo alla Meloni di non accettare i voti di Casapound. Ovviamente decisivi nel ballottaggio, che vede le due candidate separate da appena 3,5 punti percentuali dopo il primo turno.

In guerra, in amore e in campagna elettorale tutto è permesso, ma l'invito grillino allo smarcamento di Fratelli d'Italia dai voti di CasaPound Italia come conseguenza del caso Spada è argomento scivoloso per la sindaca pentastellata. Non fosse altro che all'inizio dell'estate del 2015 proprio Roberto Spada, su Facebook, annunciò tra il serio e il faceto l'intenzione di candidarsi alla presidenza del X municipio della capitale. E intervistato da Radio Cusano Campus, che voleva saperne di più, si affrettò a fare marcia indietro, spiegando che la sua era solo un'idea dovuta al disamore della gente per i partiti tradizionali, e accompagnando il tutto con una dichiarazione d'amore per il Movimento 5 Stelle: "Gli unici che, anziché prendere, restituiscono soldi. Già per quest'azione per me hanno vinto: aiutano il popolo. Perché non dargli credibilità? Sono tanti anni che destra e sinistra fanno compromessi e loschi malaffari".
Dunque, nemmeno quelli del Movimento 5 Stelle dovrebbero parlare.
Anziché fare sciacallaggio su un fatto così grave, essi dovrebbero solo tacere.
Il Movimento 5 Stelle ragiona esattamente come gli altri: quando dei potenziali voti sono per i suoi esponenti,  esso tace ed accetta, a prescindere dal fatto che quei voti provengano da un endorsement di personaggi controversi.
Quando questi potenziali voti sono per i suoi avversari, il Movimento 5 Stelle invita questi ultimi a dissociarsi.
Il Movimento 5 Stelle ragiona esattamente come gli altri, con la differenza che gli altri non danno lezioni di etica.
Ora, termino con una conclusione amara.
La cosa che trovo più inquietante in merito alla vicenda non è quello che ha fatto Roberto Spada, che di per sé è gravissimo ed orribile, ma è il fatto che Spada abbia dei consensi nella zona.
Questo dimostra che ad Ostia mancano completamente le istituzioni e che i cittadini onesti e perbene sono lasciati a loro stessi, in balia dei criminali.

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