"Momento grave. Al primo turno, il Qatar ha vinto le elezioni per assumere la guida dell'Unesco, davanti alla candidata egiziana e francese. Se non succede nulla, l'agenzia dell'Onu per la cultura finirà a un ex ministro della Cultura del Qatar, un antisemita e un suprematista islamico (il Qatar è stato accusato di finanziare pure l'Isis, che ha distrutto Palmira, oltre ad aver capeggiato le risoluzioni che hanno cancellato le radici ebraiche di Gerusalemme). Bisogna scrivere ai governi europei perché scongiurino questa catastrofe morale, questa caporetto. La cultura occidentale finirà nelle mani della Mezzaluna? Domani racconto tutto sul Foglio".
Che sia scongiurata questa porcheria.
L'UNESCO non può (e non deve) andare in mano di chi vuole l'eliminazione dello Stato di Israele e nostra.
Già, la negazione delle radici ebraiche di Gerusalemme grida vendetta.
Quella negazione va contro la storia ed il buonsenso.
Inoltre, una vittoria dei qatarioti sarebbe una catastrofe anche per il futuro del mondo intero.
Oggi, essi negano le radici ebraiche di Gerusalemme e domani potrebbero dire che una città come Cordova o come Palermo sia islamica.
Questa porcheria deve essere evitata.
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