Non sono d'accordo con quanto scritto da Claudio Martelli su "Panorama" nell'articolo intitolato "Resa dei conti in Vaticano".
Claudio Martelli ha criticato il celibato dei preti.
Io penso che chi si fa prete, specialmente oggi, faccia una scelta.
Magari, una volta si faceva ordinare sacerdote un figlio per costrizione, anche se non era sempre così.
Oggi, il sacerdozio è una scelta e chi fa quella scelta deve mettere in conto il fatto che non potrà farsi una famiglia che dovrà fare della comunità che sarà a lui affidata la sua famiglia.
Ricordiamoci delle parole del Vangelo e di ciò che esse dicono di coloro che si mettono in gioco nella Chiesa.
Non dovrà solo impartire sacramenti e dire messa ma dovrà dare anche conforto ai sofferenti e fare carità.
Egli dovrà mettersi al servizio della comunità.
Quando un uomo diventa prete, si consacra completamente a Dio.
Non paragoniamo il prete cattolico al pastore protestante.
Il pastore protestante non riceve un sacramento ma è solo un ministro di culto.
Certo, anche nella Chiesa cattolica ci sono uomini sposati che sono consacrati.
Pensiamo ai preti della Chiesa cattolica di rito orientale (che come la Chiesa ortodossa ammette uomini sposati al sacerdozio) o agli ex-pastori e vescovi anglicani che si convertono al cattolicesimo.
Queste "eccezioni" sono comunque disciplinate.
Per esempio, un prete cattolico di rito bizantino o un ex-prete anglicano convertito al cattolicesimo deve essere sposato prima dell'ordinazione sacerdotale e non può diventare vescovo.
Il vescovo deve essere per forza celibe.
Cito (come esempio) il caso del presbitero inglese Keith Newton.
Newton è stato vescovo anglicano di Richborough fino al 2011.
Poi, si è convertito al cattolicesimo, insieme con la moglie ed oggi è ordinario di Nostra Signora di Walsingham ed è anche protonotario apostolico soprannumerario. Ha facoltà di celebrare i pontificali con la mitra, il pastorale e l'anello vescovile, come alcuni abati.
Però, nella Chiesa, il sacerdozio comporta anche il dovere essere celibi ed il voto di castità.
Questo non è legato alla pedofilia.
La pedofilia, infatti, può essere praticata anche da chi è sposato.
La storia è piena di casi noti.
Chi è sposato può praticare l'adulterio e può fare anche cose spiacevoli.
Che poi nella Chiesa di oggi ci siano cose che non vadano è noto.
La Chiesa è fatta da uomini.
Però, non si mettano in relazione la pedofilia ed il celibato dei preti come non si debbono mettere in relazione certe prese di posizione della Chiesa su temi come l'omosessualità ed il calo dei fedeli nella messa.
Per esempio, la Chiesa di Svezia (luterana) ha aperto all'ordinazione di omosessuali e di donne ma non mi pare che sia migliorata.
Anzi, solo il 2% dei fedeli va regolarmente a messa.
La Chiesa anglicana è in forte crisi (per via di certe scelte come quella dell'ordinazione delle donne) e molti anglicani stanno passando al cattolicesimo.
Allora, cerchiamo di essere obiettivi.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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