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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 2 luglio 2017

Un generale senza esercito

Come riporta un articolo di "Panorama" intitolato "Pallone sgonfiato", per l'ex-premier e segretario del Partito Democratico Matteo Renzi c'è stata un'altra batosta.
L'articolo è di Carlo Puca.
Egli ostenta sicumera ma nel suo partito sempre meno gente crede in lui e si sta lavorando per la scelta di un candidato premier più empatico meno narcisista.
Dal 2014, il Partito Democratico perde le elezioni.
Gli unici risultati decenti del centrosinistra sono stati a Padova (ove il centrodestra si è suicidato), a Taranto (con l'operazione fatta dal governatore della regione Puglia Michele Emiliano, uno che non è affine a Renzi), a Lecce (ove un pezzo del centrodestra ha sostenuto il candidato sindaco del centrosinistra) e a Palermo (ove si è candidato un altro avversario di Renzi, Leoluca Orlando ed il suo competitor, Fabrizio Ferrandelli, proveniva dal Partito Democratico ma si è candidato con il centrodestra).
Per il resto, per il centrosinistra è stato un bagno di sangue.
Il centrosinistra ha perso persino a Trapani, ove il suo candidato non aveva nessun competitor, per le note vicende giudiziarie, e per vincere gli sarebbe bastato avere un'affluenza del 50% più uno.
Renzi si è reso antipatico per le sue promesse non mantenute e per i danni che ha fatto quando è stato al governo.
Pensiamo alla pessima gestione post-sisma dell'Italia centrale o alla questione dell'immigrazione clandestina.
Eppure, Renzi va avanti con la sua sicumera e minimizza tutto.
Per contro, come riporta sempre su "Panorama" un articolo di Keyser Soze, il centrodestra deve stare attento ai miraggi.
Esso ha vinto anche dove non in passato non vinceva mai ma si deve tenere conto del fatto che tanta gente non sia andata a votare.
Se chi non ha votato alle recenti elezioni amministrative votasse alle politiche il risultato potrebbe essere differente.
Il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi la pensa così.
Il leader della Lega Nord Matteo Salvini ed il governatore della regione Liguria Giovanni Toti la pensano diversamente e si discute in modo animato sulla leadership.
Questa discussione rischia di spaccare il centrodestra e di provocare uno "scisma" in Forza Italia, il partito che è anche di Toti,  ricompattando così il centrosinistra, il quale per fare ciò potrebbe sacrificare Renzi.
Bisogna stare attenti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.