Come riporta "Il Giornale", in Toscana vi è Emanuele Campostrini, un bimbo di nove anni affetto da una malattia simile a quella che ha colpito piccolo inglese.
Dunque, vi è una speranza di vita.
La verità è che sia i medici che hanno curato il piccolo inglese sia i giudici della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo hanno voluto sopprimere una vita che (secondo una logica perversa) non è ritenuta degna di essere vissuta.
Questo pensiero è più simile a quello di un regime nazista che di una società realmente civile.
L'esecuzione del piccolo Charlie è stata rinviata.
Per lui è stata fatta anche una petizione, che mi è stata segnalata dall'amica e collaboratrice Francesca Padovese.
La petizione sarà anche su questo computer.
Però, quando la spina sarà staccata una campana a morto suonerà...per il piccolo Charlie e per la nostra civiltà.
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