Papa Francesco starebbe per concedere la cittadinanza vaticana al piccolo, così da impedire ai medici di staccare la spina.
Lo riporta "Il Giornale".
Se il Papa facesse ciò, farebbe una grande cosa.
Anzi, bisogna sperare che lo faccia il prima possibile.
Sempre secondo quanto riportato da "Il Giornale", ci potrebbe essere una cura per Charlie.
La nuova speranza arriva dal New York-Presbyterian Hospital/Columbia University Medical Centre, che, secondo quanto riportano i media internazionali, ha messo a disposizione un farmaco sperimentale non ancora approvato dall'agenzia "Food and Drug Adimistration".
Il nosocomio statunitense si dice "disponibile ad accogliere e valutare Charlie", facendo quanto necessario per "trasferirlo in sicurezza nella nostra struttura" e per trattarlo con il farmaco per cui la Fda potrebbe dare un'autorizzazione d'emergenza. Un ospedale di New York si è offerto anche di spedire un farmaco sperimentale a Londra per aiutare il piccolo Charlie. Il farmaco in questione è in attesa dell'approvazione della Food and Drug Administration (Fda).
"Siamo disposti ad accogliere Charlie e a valutarne lo stato, a condizione che vengano attivate misure per trasferirlo in modo sicuro nella nostra struttura, in assenza di ostacoli legali e dopo aver ricevuto l'approvazione d'emergenza dalla Fda per un trattamento sperimentale", hanno spiegato in un comunicato congiunto il New York Presbyterian Hospital e la divisione medica della Columbia University . "In alternativa - prosegue il comunicato - se sarà approvato dalla Fda, possiamo organizzare la spedizione del farmaco all'ospedale Great Ormond Street e offrire una consulenza al personale medico, se sono disposti a somministrarlo".
L'auspicio è che ci si muova alla svelta per impedire uno scempio.
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