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martedì 4 luglio 2017

L'omosessualità al tempo della Roma antica

Oggi, l'amico Aurelio compie gli anni e lo omaggio con questo articolo con lo scritto che mi ha segnalato.

Esso è intitolato "L'omosessualità al tempo di Roma: un rapporto impari".
I fautori del "libero amore" dicono che nella Roma antica l'omosessualità era liberamente praticata.
Ciò è solo in parte vero.
L'omosessualità era certamente presente tra i legionari, che spesso e volentieri non avevano le donne alla portata.
Anzi, Greci e Romani erano bisessuali ed avevano canoni diversi dai nostri.
Anche la pedofilia era vista diversamente.
Cito il caso del rapporto tra l'imperatore romano Adriano (76 AD-138 AD) e Antinoo, che sarebbe stato minorenne.
In realtà, nei rapporti tra uomini era considerato omosessuale solo chi dei due subiva la penetrazione.
Di norma, a subire la penetrazione era la persona di rango inferiore.
In secondo luogo, l'omosessualità femminile (lesbismo) era comunque malvista.
Quindi, di fatto, l'omosessualità diventava un modo "per imporre l'autorità".
Con il Cristianesimo tutto cambiò.
Termino, ringraziando il buon Aurelio e facendogli i sacrosanti auguri.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".