Segnalo l'articolo del blog "Ribellione Nazionale" che è intitolato "Colpo di sole (ovvero riflessione sugli haters)".
Dell'articolo, riporto questo stralcio:
""Sei solo chiacchiere e profilo Facebook,
chiacchiere e profilo Facebook..."
Questo direbbe De Niro su una questione del genere.
Non ho molto tempo in questo periodo e gli articoli possono essere pubblicati a raffica e poi il blog rimane silente per giorni.
Ma trovo un minuto per liquidare l'ennesima patetica aggressione ai danni del blog.
Stavolta c'è una novità.
Si tratterebbe in teoria di "fuocherello amico" ma a dire il vero da sempre noi sosteniamo che se in Italia le cose non cambiano è anche per via del fatto che tra i sedicenti fautori e sostenitori del cambiare si annidano quelli che ci fanno.
L'ultimo articolo da me pubblicato sul blog era su temi "leggeri". Sicuramente rispetto a rischio di guerra mondiale o di disagio sociale o di ragioni storiche del nostro attuale stato di degrado civile e morale un articolo di tenore scientifico quello è.
Apriti cielo.
I pruritini dei sociopatici annidati tra noi e camuffati da lettori sono emersi in tutta la loro più patologica espressione.
Fatichiamo a capirne il motivo. Forse sono marchette ai petrolieri arabi o texani perché uno ci guadagna sopra (un benzinaio lo posso capire) oppure semplice colpo di sole. La scorsa settimana è stata caldissima e i due o tre sociopatici erano tutti oltre la settantina (almeno sembra).
Ma a prescindere dal motivo per cui un soggetto poco equilibrato ha un raptus, è ora di dare una bella lezione a tutti quei codardi che pensando di essere irraggiungibili solo perché "protetti" da una presunta distanza si permettono di scrivere cose molto offensive ai danni di persone che esprimono un loro pensiero anch'esso scritto.
"Parli proprio tu che attacchi tutti", il fesso di turno sarebbe spinto impulsivamente a bestemmiare.
No. Errore solenne.
Qui si attacca a ragion veduta. E a ragion politica. Attacchi al potere e ai personaggi di potere.
Le persone comuni si rispettano fino ad evidente prova contraria.
Anzi, ti dirò che diversi nostri lettori ci hanno scritto segnalando situazioni gravi, ingiustizie ed altre infamie e noi abbiamo dato loro spazio. Coi modesti ma motivati mezzi a nostra disposizione.
Mai un insulto a privato cittadino. Nemmeno a quel tale che prendeva di mira il nostro amico Antonio tempo fa.".
Concordo.
Ringrazio gli amici di "Ribellione Nazionale" della citazione.
Ancora oggi, io ricevo commenti offensivi di questo tipo.
Vengo apostrofato con termini che non sto qui a ripetere, per non rovinarvi la lettura.
Per esempio, scrivo un articolo su Israele.
Ricevo subito accuse di essere un nemico dell'umanità e quant'altro.
Scrivo un articolo contro l'immigrazione clandestina.
Vengo accusato di essere un "fascista" e quant'altro.
Qualche volta, ricevo anche insulti su Facebook.
Se poi reagisco, vengo accusato di essere un "provocatore".
In pratica, una persona non può esporre liberamente sue opinioni, perché altrimenti viene ins
Io ci ho fatto il callo e vado avanti.
Chi insulta lo fa perché nella sua vita è un fallito e perché non ha altro da fare.
Quindi, con ironia, lo compatisco e spero che i suoi cari lo convincano a farsi ricoverare per farsi dare una cura.
Sono ironico.
Seriamente, invece, dico che con certa gente serve davvero la mano pesante.
Tanta gente fa ciò per il gusto di fare del male e perché crede che così facendo si mettano a posto le cose.
Purtroppo, questo governo ha deciso di tagliare la Polizia Postale.
Questo è grave, anche per la questione del terrorismo.
Internet è uno strumento fantastico per fare nuove conoscenze e condividere le idee ma deve essere usato nel modo corretto.
Quando si pubblica qualcosa e si attacca qualcuno si rischia di fare un danno.
Inoltre, agli haters consiglio di farsi un bel giro in bicicletta o di andare al bar, invece di rompere l'anima alla gente seria. Così, non faranno del male a nessuno.
Stare tutto il santo giorno in rete per insultare la gente significa non avere un tubo da fare.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Concordo!
RispondiEliminaPosso condividere questo post sui miei social?
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