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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 16 aprile 2016

Renzi rischia la galera?

Cari amici ed amiche,

come riporta il quotidiano "Libero", il premier Matteo Renzi rischia grosso.
Questo è il testo integrale dell'articolo, in cui il costituzionalista Michele Ainis spiega perché Renzi rischia grosso:

"L'ombra delle manette per Matteo Renzi. A sostenerlo, forse provocatoriamente ma "Costituzione alla mano", è niente meno che sul Corriere della Sera il più illustre (e influente) costituzionalista italiano,
Michele Ainis. Da sempre considerato molto vicino a Giorgio Napolitano, l'esperto scrive un editoriale di fuoco contro il premier e il suo invito all'astensione sul referendum delle trivelle di domenica prossima. A suo avviso la battaglia contro il quorum è una "deriva ingannevole e sleale" (giovedì Renzi aveva definito il referendum "una bufala, astenersi è costituzionalmente legittimo"): "Approfitta della quota d'astensionismo fisiologico per sabotare il referendum - scrive Ainis -, sommando agli indifferenti i contrari, mentre i favorevoli non hanno modo di moltiplicare il sì, mica possono votare per due volte. Dunque l'appello all’astensione è un espediente, se non proprio un trucco, come affermò Norberto Bobbio nel 1990".
Perché Renzi rischia la galera - La bacchettata del costituzionalista è diretta anche allo stesso Napolitano, che aveva a sua volta definito "pretestuoso" il referendum invitando di fatto gli italiani a disertare le urne. "Il voto è anche un diritto. E ciascuno resta libero d'esercitare o meno i diritti che ha ricevuto in sorte - spiega però Ainis -. Ma questo vale per i cittadini, non per quanti abbiano responsabilità istituzionali. Loro sono come i professori durante una lezione: non possono dire tutto ciò che gli passa per la testa, perché hanno un ascendente sugli allievi, e non devono mai usarlo per condizionarne le opinioni". Non è solo una questione etica o morale, perché, e qui arriva il ballo, Ainis ricorda come esista una norma che condanna al carcere chi induce all'astensione: "è l'articolo 98 del testo unico delle leggi elettorali per la Camera, cui rinvia la legge che disciplina i referendum. Norme eccessive, di cui faremmo meglio a sbarazzarci". "Chiunque sia investito di un potere, servizio o funzione pubblica - ricorda Ainis - è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni se induce gli elettori all'astensione". Neanche i più irriducibili anti-renziani osavano sperare tanto".


Si sa, io non condivido le ragioni di questo referendum.
Se si fossero messe al referendum la "legge Severino" e la "legge Fornero" (che sono due orribili leggi) il discorso sarebbe stato diverso.
In quei casi avrei votato "sì" con convinzione.
Per codesto referendum, io sono indeciso tra l'astensione ed il voto contrario.
Quello del petrolio e dell'energia è un tema complesso.
Se noi blocchiamo le trivelle, dovremo prendere il petrolio dall'estero, pagandolo caro, e perderemmo tanti posti di lavoro.
Inoltre, i nostri mari sarebbero solcati dalle navi petroliere.
Però, io rispetto chi voterà e voterà sì.
Siamo o non siamo in una democrazia?
Evidentemente, oramai, il premier Matteo Renzi è così ubriaco di potere da credere di potere fare ciò che vuole.
Questo è pericoloso.
Renzi ha dimostrato di essere pericoloso.
Ricordate le parole di Maurizio Bianconi, deputato dei Conservatori e Riformisti.
Per rinfrescarvi la memoria, guardate il video qui sotto.



Renzi disprezza la democrazia.
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.