Cari amici ed amiche,
vi invito a leggere il mio articolo sul giornale svizzero "Il Mattino Online" che è intitolato "Papa Francesco non faccia il politico".
Di quell'articolo, io riporto questo stralcio:
"A differenza di quello che hanno fatto i suoi predecessori (San Giovanni Paolo II e Papa Benedetto XVI) Papa Francesco si è buttato molto sulla questione degli immigrati e del dialogo con l’Islam mentre sembra che abbia tralasciato quello che è il mantenimento della coesione dentro la Chiesa.
Inoltre, egli stato colui che ha detto “di non giudicare nessuno” riguardo all'omosessualità. A tempo stesso, però, egli aveva detto che “chi vuole solo muri non è cristiano”, parlando di Donald Trump.
Per certi, questo Papa sembra più un capo politico. Purtroppo, però, il Papa non è solo un uomo politico ma prima di tutto è un pastore di anime. Anzi, egli è il successore dell’apostolo San Pietro, colui che Cristo designò come Suo vicario. Purtroppo, sembra che egli abbia tralasciato l’aspetto della coesione dentro la Chiesa.
Le divisioni che ci sono state al Sinodo dei Vescovi sono state la prova di ciò. Un Papa non può schierarsi come fa un capo politico ma deve agire sempre in maniera sinodale e cercare la sintesi tra le posizioni. Se non lo fa, la divisione della Chiesa diventa un dato di fatto ed i problemi sono alle porte.".
La questione che espone Papa Francesco a critiche è il fatto che egli prenda delle posizioni che di fatto sono politiche e non religiose.
Per esempio, il Cristianesimo parla di carità.
Fino a qui non c'è niente da dire.
Dio è carità.
La carità non si deve fare per forza facendo entrare gli immigrati clandestini, ben sapendo della situazione interna del nostro Paese e del pericolo del terrorismo.
La carità si può fare in tanti modi.
Parlare di carità è religione.
Dire che è carità fare entrare gli immigrati clandestini è una posizione politica o può essere interpretata come tale.
Le riprove sono due episodi.
Il primo è la presa di posizione dei vescovi spagnoli che hanno di fatto detto che i poveri si possono aiutare anche in casa propria.
Il secondo è lo scontro tra Papa Francesco e Donald Trump.
Riferendosi a Trump, Papa Francesco aveva detto: "Chi vuole solo muri non è cristiano".
Sia chiaro, io non tifo per Trump (ma mi piace Ted Cruz) ma voglio fare capire che Papa non può permettersi di schierarsi.
La Chiesa non è una democrazia in cui vi sono una maggioranza ed un'opposizione.
La Chiesa deve agire sempre in maniera sinodale, cercando una sintesi tra le varie posizioni, ed il Papa deve essere il primo a fare ciò.
Se si schiera, il Papa rischia di rompere la Chiesa.
Se si rompesse la Chiesa, di fatto, anche la sua stessa potestà potrebbe venire meno.
La Chiesa oggi non può permettersi divisioni.
Il mio non è un attacco al Santo Padre ma un invito a riflettere.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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