Quel giorno faceva molto caldo, e la formica era assetata, così decise di avvicinarsi ad una pozza di acqua da cui bere, ma la piccoletta si sporse troppo e cadde in acqua.
Non sapeva nuotare e sarebbe stata quella la sua fine senza l’intervento provvidenziale di una colomba.
La pennuta se ne stava appollaiata su un ramo quando le capitò di osservare la scena.
Dispiaciuta e impietosita per il destino cui stava andando incontro la formica, staccò dal ramo dell’albero una foglia e la fece cadere nella pozza, proprio vicino alla formica.
La formica raggiunse l’improvvisata imbarcazione che la portò fino a riva, dove la poverina, stremata dalla fatica potè mettersi in salvo.
Ringraziò molto la sua salvatrice e poi proseguì verso il suo formicaio.
Qualche tempo dopo, mentre la colomba era intenta a costruire il proprio nido, un cacciatore la vide , armò il suo arco con freccia e l’avrebbe sicuramente colpita se la formica non fosse intervenuta.
Già, la formica si ricordò di ciò che la sua amica aveva fatto per lei e decise di fare altrettanto, svelta svelta salì lungo la gamba del cacciatore e diede sul polpaccio un morso con tutta la sua forza. Il cacciatore urlò per il dolore e la colomba scappò, allarmata dal trambusto.
Chi fà del bene, riceve del bene!
Esopo (Scrittore greco antico)
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