leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Dal tribunale a Expo, adesso Milano ha paura di un attentato".
Per quanto si voglia gettar acqua sul fuoco, la sparatoria di ieri al Palazzo di Giustizia di Milano ha raggiunto anche Expo 2015.
Perché ora sono in molti a chiedersi, non solo a Milano, se per l’Esposizione Universale la sicurezza sarà davvero garantita. Se è possibile introdurre una pistola in un luogo che dovrebbe essere sicuro come il tribunale, come si può garantire che un evento analogo non succeda anche per Expo? Tanto più in un tempo in cui si può morire per la follia esplosiva di singoli individui, si chiamino Andreas Lubitz o Claudio Giardiello.
Oltre a ciò, vi è anche un'altra questione.
La recente sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo, con la quale l'Italia è stata condannata per tortura per i fatti accaduti a Genova nel G8 del 2001, rischia di avere ripercussioni negative.
Per carità di Dio, la tortura va condannata e serve una legge ad hoc, legge che si sta facendo.
Però, qui si rischia di fare sì che la possibilità di intervento della polizia sia ridotta.
Ergo, un No Global esagitato potrebbe iniziare a fare danni ed un poliziotto potrebbe cercare di fermarlo dandogli uno schiaffo (manco una manganellata) e quel No Global potrebbe denunciare quel poliziotto ed accusarlo di tortura.
Ora, i No Global hanno già detto di volere manifestare all'apertura dell'EXPO.
Le loro manifestazioni sono spesso violente.
Il rischio è che si possa ripetere quello che accadde a Genova nel 2001, con scene di guerriglia, feriti e morti.
Io non vorrei essere nei panni dei poliziotti.
Oltre a ciò. c'è il rischio del terrorismo islamico.
Quanto accaduto ieri al tribunale di Milano ci deve fare riflettere.
Cordiali saluti.
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