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giovedì 10 luglio 2014

Estonia, una piccola Chiesa in piccolo Paese coraggioso!

Cari amici ed amiche,

l'amica Francesca Padovese ha riportato sul suo blog "Stand Up and Fight" un articolo del sito della rivista "Tradizione Famiglia Proprietà" che è intitolato "Estonia: il coraggio di un piccolo paese".
L'Estonia è piccolo Paese che funge da cerniera tra l'Occidente e l'Oriente.
Nel II millennio, il Cristianesimo arrivò lì attraverso l'Ordine Teutonico.
L'Ordine Teutonico creò uno Stato monastico nel territorio dell'attuale Estonia, uno Stato approvato dall'imperatore Federico II (1194-1259) e da Papa Gregorio IX (1170-1241).
Questo Stato durò fino al XVI secolo, quando (insieme alla Finlandia) era sotto l'influenza svedese.
Come in Finlandia, la Riforma protestante distrusse il potere della Chiesa cattolica e dell'Ordine Teutonico.
Della presenza cattolica in Estonia si seppe solo nel XVIII secolo.
Nel 1721, l'Estonia passò all'Impero Russo, che portò l'ortodossia.
Il resto fu storia nota, la secolarizzazione che colpì i Paesi protestanti nel XIX secolo, l'occupazione nazista e quella sovietica (1940-1944) e l'entrata a fare parte dell'Unione Sovietica fino al 1991.
Oggi, l'Estonia è un Paese tecnologicamente avanzato ma anche molto secolarizzato.
Un censimento del 2000 contava ben 152.000 luterani, 143.000 ortodossi, 2.000 seguaci del culto pagano di Taara e 68.000 atei.
Tuttavia, il 76% degli abitanti afferma di non seguire alcun culto.
Ora, il 23 maggio 2011, il Cancelliere ha chiesto al Ministro di presentare una proposta di legge che legalizzino le unioni civili tra persone dello stesso sesso.
Questo ha creato scompiglio ed i 4.500 cattolici hanno protestato, avvicinando alle loro idee anche molti non cattolici.
Gli omosessualisti hanno reagito anche in modo violento e scomposto ma il mondo cattolico estone non si fa intimidire.
Oggi, andare controcorrente è un atto di coraggio.
Cordiali saluti.


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