Giovanni Magno |
la conoscenza della cultura nordica ebbe un forte contributo da due personaggi, i fratelli svedesi Johan Mansson (1488-1544) e Olaf Mansson (1490-1557).
Essi, però, sono a noi noti con i nomi di Giovanni Magno e Olao Magno.
Giovanni Magno (in latino Johannes Magnus) era un ecclesiastico svedese.
Anche suo fratello Olao (in latino Olavus Magnus) aveva scelto la carriera ecclesiastica.
Giovanni Magno era nato a Linkoping (Svezia) nel 1488.
Nel 1523 ci fu un fatto storico importante.
Re Cristiano II di Danimarca fu scacciato dalla Svezia.
L'eroe svedese era un nobile di nome Gustavo Eriksson Vasa (1496-1560).
Ora, si creò un problema nella Chiesa cattolica svedese.
L'arcivescovo di Uppsala Gustavo Trolle (1488-1535) era connivente con re Cristiano II, colui che nel 1520 causò il "Bagno di sangue di Stoccolma".
Quindi, egli fu giudicato traditore.
Gustavo Vasa venne eletto re nel 1523.
Per risolvere il problema dell'arcivescovo, egli propose proprio Giovanni Magno.
Mentre Giovanni stava andando a Roma per avere l'approvazione papale, Papa Clemente VII (1478-1534) emise una bolla con cui dichiarava Gustavo Trolle arcivescovo legittimo.
Questo incrinò i rapporti tra il Papa ed il re svedese, al quale si avvicinarono altri due personaggi, Olof Petersson (il cui nome fu latinizzato in Olaus Petri, 1493-1552) e Lars Petersson (Laurentius Petri, 1499-1573).
Questi entrarono nelle grazie della corte.
Questi due fratelli studiarono in Germania ed entrarono nei circoli protestanti.
Conobbero anche Martin Lutero.
Essi iniziarono a portare il protestantesimo in Svezia.
Il protestantesimo fu a lungo contestato dal clero.
Il vescovo di Linkoping Hans Brask (1464-1538) minacciò di scomunica chiunque si fosse pronunciato a favore della Riforma protestante e chiunque avesse avuto materiale protestante.
Il re, invece, iniziò ad avvicinarsi ad essi.
Giovanni Magno si ribellò poiché egli non sopportava gli insegnamenti luterani dei sue fratelli.
Il re, allora, lo inviò come diplomatico in Russia.
Nel frattempo, in Svezia le cose precipitarono.
Nel 1527 si tenne la Dieta di Vasteras, con cui si decise l'assetto religioso.
Vinsero i protestanti.
Essi erano minoranza ma vinsero per il ricatto del re che minacciò di abdicare, agitando lo spettro di una nuova invasione danese.
Il tutto fu ratificato nell'assemblea che si tenne due anni dopo in un'assemblea che si tenne ad Orebro, dopo una cerimonia di incoronazione del re con un rituale cattolico da cui però vennero espunti i riferimenti alla protezione della Santa Chiesa (1528).
Giovanni Magno non tornò in Svezia, sentendosi indesiderato.
Intanto, suo fratello Olao era partito per Roma, per discutere con il papa la questione del Trolle.
Nel 1533, dopo un'indagine, Papa Clemente VII stabilì che Giovanni Magno era la figura giusta per la sede primaziale svedese.
Quest'ultimo si recò a Roma per essere ordinato.
Purtroppo, però, la Svezia non prendeva più ordini da Roma.
Dopo essere diventato vescovo di Vasteras, il luterano Laurentius Petri venne nominato arcivescovo di Uppsala, nel 1531.
Giovanni Magno finì i suoi giorni in esilio qui in Italia, dividendo la sua vita tra Roma e Venezia.
Qui in Italia, però, Giovanni iniziò a fare una fiorente produzione culturale.
Egli scrisse l'"Historia de omnibus gothorum sueonumque regibus".
Quest'opera venne pubblicata dopo la morte di Giovanni, da suo fratello Olao nel 1544.
Egli compose quest'opera facendo un uso originale della "Getica" di Iordanes e delle opere di Saxo Grammaticus (1150-1220).
Egli si rifece anche secondo cui uno dei discendenti di Noè, suo nipote Magog, fu il primo re di Svezia.
Quest'opera fu un vero e proprio trattato della storia nordica e svedese.
Giovanni scrisse anche l'"Historia metropolitanæ ecclesiæ Upsaliensis", un trattato di storia della Chiesa svedese.
Nel 1544, Giovanni morì.
Papa Paolo III nominò suo fratello Olao arcivescovo di Uppsala.
Questi, però, non poté insediarsi e restò in Italia.
Egli pubblicò a Venezia una cartina intitolata " Carta marina et Descriptio septemtrionalium terrarum".
Carta marina et Descriptio septemtrionalium terrarum |
Essa fu una cartina molto attendibile dell'Europa del nord, tanta parte della quale era sconosciuta qui in Italia.
Nel 1533, egli pubblicò una biografia di Santa Brigida di Svezia (1303-1373) .
Nel 1555, Olao pubblicò l'"Historia de gentibus septentrionalibus", una vera e propria enciclopedia (di 22 volumi) di storie e credenze delle genti del nord.
A questi due personaggi noi dobbiamo tanta parte della conoscenza della nostra realtà europea.
L'Europa vera è cristiana!
Cordiali saluti.
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