Cari amici ed amiche,
ragionando con un amico di Roncoferraro, mi è venuto in mente di scrivere questo articolo.
Lui, questo mio amico si è detto progressista.
Io, si sa, sono un conservatore.
Ora, però, io voglio fare capire che essere conservatori è bello .
Infatti, bisogna distinguere il conservatore dal misoneista.
Il misoneista è colui che rifiuta la novità a prescindere e non è detto che abbia un'ideologia politica ed una visione religiosa da conservatore.
Il conservatore, invece, ha questa ideologia politica e la visione religiosa (come ad esempio l'attaccamento alla cultura del posto in cui vive) ma non ha un pregiudizio verso le novità, specie quando queste servono a riparare delle storture del sistema corrente.
Un esempio di misoneismo è quello dei No TAV, coloro che non vogliono la ferrovia ad alta velocità in Val di Susa.
Essi non possono essere catalogati come conservatori poiché molti di loro cantano "Bella ciao" (una canzone che non mi piace e che nessuno sentirà mai uscire dalla mia bocca) e vanno in giro con le immagini di Che Guevara.
Eppure, essi si attaccano "alle tradizioni" della Val di Susa pur di fermare la realizzazione della TAV.
Questo non è conservatorismo ma è misoneismo.
Infatti, il loro rifiuto è formato su pregiudizi e non su una seria analisi della situazione.
La TAV serve per migliorare i trasporti e crea indotti economici e posti di lavoro.
Da conservatore e quindi da persona realmente attenta alle tradizioni del territorio dico che la TAV è utile è che una volta fatta non solo renderà migliori le comunicazioni ma contribuirà anche a salvaguardare l'ambiente, con una riduzione del traffico stradale.
Lo stesso discorso può valere per le autostrade.
Si contesta tanto la Variante di Valico, la nuova autostrada che affiancherà il tratto Bologna-Firenze dell'Autostrada A1 Milano-Napoli.
Però, chi contesta ignora che la nuova autostrada non avrà un grande impatto ambientale (visti i monitoraggi) e che servirà a rendere efficiente un'infrastruttura oggi inefficiente.
Lo stesso discorso può valere per l'Autostrada A3 Napoli-Reggio Calabria, di cui ho parlato nel precedente articolo.
Io sono favorevole a tutte queste nuove opere, così come sono favorevole, ad esempio, all'uso dell'ingegneria genetica per salvare i nostri vitigni da funghi parassiti.
L'Università di Udine sta già facendo tutto questo.
Eppure, io sono conservatore.
Allora, con il termine "conservatore" si indica colui che difende le tradizioni del posto in cui vive ma che nel contempo guarda alla novità senza pregiudizio e le appoggia qualora esse servano a migliorare la situazione corrente.
Il misoneista rifiuta la novità a prescindere.
I luddisti, coloro che appartenevano ad un movimento operaio dell'Inghilterra del XIX secolo che era chiamato luddismo (dal nome di Ned Ludd), non erano certo dei conservatori, poiché minacciavano l'ordine pubblico.
Eppure essi rifiutavano la tecnologia e distruggevano le macchine delle industrie.
In campo religioso ed etico, io sono contro certi abusi liturgici della Chiesa post-Concilio Vaticano II, oltre ad essere contro l'aborto, l'eutanasia ed il matrimonio gay.
Basti vedere la foto qui sotto che mostra dei paramenti assurdi.
Anzi, condanno in modo fermo tutto ciò e ne sono un nemico giurato.
Eppure, io condanno anche certi movimenti, come quelli dei sedevacantisti e quello lefebvriano.
Questi ultimi si dicono "difensori della tradizione cattolica contro il modernismo del Concilio Vaticano II" ma disobbedendo al Papa essi vanno contro quella stessa tradizione cattolica che dicono di difendere.
Del resto, anche Martin Lutero ruppe con la Chiesa cattolica.
Dunque, il conservatore difende i valori intrinsechi di una società ma è pronto a discutere e ad appoggiare quelle innovazioni che servono a migliorare una situazione corrente.
Il misoneista si attacca a rituali esterni e rifiuta ogni cambiamento per un suo pregiudizio e per suoi limiti.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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