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giovedì 13 marzo 2014

L'Italicum, una legge compromesso

Cari amici ed amiche.

Ieri, alla Camera dei Deputati, è passata la nuova legge elettorale, l'"Italicum".
Questa legge è passata con 365 voti favorevoli ed è frutto dell'accordo tra il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ed il presidente Berlusconi, leader del centrodestra.
Essa riguarda solo la Camera dei Deputati.
La nuova legge elettorale prevede:


  1. L'Italia divisa in 120 micro-circoscrizioni che danno da tre a sei seggi.
  2. Soglie di sbarramento al di sopra delle quali si entra alla Camera dei Deputati: 8% per i partiti non coalizzati, 4,5% per i singoli  partiti coalizzati e 12% per le coalizioni.
  3. Soglia del 37 % per dare il premio di maggioranza alla forza politica, partito o coalizione che sia. La forza politica che vince otterrà 340 seggi alla Camera dei Deputati.
  4. Secondo turno qualora nessuna forza politica arrivasse al 37 %.
Ora, la legge elettorale dovrà passare al vaglio del Senato.
Qui ci possono essere dei problemi.
Infatti, vi sono ancora in sospeso la questione delle "quote rosa" (del numero minimo di donne che deve essere messo in lista), quella delle preferenze ed anche quella dell'emendamento "salva Lega". 
Tuttavia, a mio modo di vedere, questa legge presenta dei limiti.
Il primo riguarda il Senato. Va abolito il bicameralismo perfetto. 
Se l'"Italicum" dovesse passare ma senza una riforma del Senato e se si dovesse andare a votare in queste condizioni sarebbe un disastro.
La Camera dei Deputati verrebbe eletta con l'"Italicum" ed il Senato verrebbe eletto con la legge proporzionale uscita dalla sentenza della Corte Costituzionale.
Così, mentre alla Camera dei Deputati si presenterebbero delle coalizioni, al Senato si presenterebbero dei partiti singoli, con il rischio dell'ingovernabilità, anche perché qualora nessuna delle forze politiche arrivasse al 37 %, per la Camera dei Deputati ci sarebbe il ballottaggio.
Il secondo punto debole è il ballottaggio.
L'elettorato di centrosinistra è minoritario ma vota sempre.
Spesso e volentieri (nelle elezioni comunali e provinciali) quando ci sono i  ballottaggi vince il centrosinistra, poiché gli elettori non di centrosinistra si astengono al secondo turno.
L'articolo del giornale "Panorama" che è intitolato "Italicum: cosa prevede la nuova legge elettorale" riporta questo pensiero che è del presidente Berlusconi.
Noi rischiamo di avere dei governi di centrosinistra eletti da una minoranza.
Per quanto possa essere forte, una minoranza è sempre una minoranza.
In democrazia comandano le maggioranze. 
Un altro punto debole è il voto estero.
Non si sa come sarà il voto degli italiani all'estero.
Pare che si voglia abolire la circoscrizione estera.
A questo punto gli italiani all'estero non potranno più votare?
Ciò sarebbe aberrante.
In ultimo, vi è il rischio della Corte Costituzionale che potrebbe trovare rilievi di incostituzionalità nella legge elettorale.
Se ciò accadesse sarebbe un disastro.
Cordiali saluti. 





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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.