Cari amici ed amiche.
Sul sito "Pro Vita", l'amica Irene Bertoglio (nella foto) ha scritto un articolo intitolato "Ciò che rende la vita carica di senso, cosa mi ha insegnato Mario Palmaro".
Ringrazio Irene, che me l'ha fatto pervenire, e di questo articolo prendo questo pezzo:
"Il cuore dell’uomo è una promessa e tu in questa promessa hai creduto, per questa promessa hai lottato, senza mai scendere a compromessi, subendo per questa critiche, puntando sempre in alto. Non hai sprecato nulla del tempo che ti è stato donato: hai vissuto all’altezza dei tuoi ideali, una vita piena, una vita luminosa, centrata su ciò che conta veramente. Hai capito che la vita non è bella solo quando ti va tutto bene, ma che vale la pena anche se impastata di dolore, perché ci attende un orizzonte di pienezza. Mi restano nel cuore la tua amicizia attenta e premurosa e il tuo interesse sincero per la vita dell’altro che affascinano soprattutto in un mondo in cui ognuno tende invece a ritagliarsi i propri spazi; e come non restare abbagliati dal tuo umorismo sempre così brillante, che toglieva anche il gusto di contraddirti…".
Se, per esempio, chi naviga nel social network Facebook lo facesse meno per giocare a Candy Crush Saga e più per le cose serie il mondo sarebbe già migliore.
Ora, questa società è diventata sempre più individualista, sempre più fatta di un individualismo violento ed asociale.
E' un paradossale ossimoro ma si può dire che questa sia una "società sempre più asociale".
Oggi, non ci si rispetta più tra persone.
Basta, magari, che si dica qualcosa di non conforme ad una certa mentalità di oggi e si viene attaccati.
E' quello che capita, per esempio, a chi si dice contro i matrimoni gay.
Chi si dice contro i matrimoni gay viene bollato come "retrogrado, "omofobo", "neonazista", "ignorante" e quant'altro.
Ora, l'aborto è un prodotto di questa mentalità.
Molti definiscono l'aborto "terapeutico".
In realtà, spesso e volentieri, si abortisce per egoismo, poiché avere un figlio è una responsabilità e in questa società il concetto di responsabilità è scomodo.
Lo stesso vale per l'eutanasia.
Molto spesso l'eutanasia viene chiesta dai parenti del malato che lo vogliono presentare come un atto di "pietas" verso quest'ultimo.
In realtà, questa "pietas" è falsa.
In questa società in cui si premia l'egoismo, il malato terminale viene visto come un peso da eliminare.
In fondo, questa perversa visione non è tanto diversa da quella dei nazisti.
Di sicuro, sono d'accordo con Irene nel dire che il cristiano deve "contagiare" e non persuadere.
Spesso, i cultori del matrimonio gay, piuttosto che quelli dell'aborto o dell'eutanasia vogliono imporre le loro idee.
Il fatto che essi dicano che chi la pensa in un modo diverso dal loro sia bollato come "neonazista", "bigotto" o "retrogrado" lo dimostra.
Il cristiano non deve insultare per imporre le sue idee.
Con la sua mitezza, il compianto Mario Palmaro ci ha insegnato questo
Con la sua mitezza, il compianto Mario Palmaro ci ha insegnato questo
Cordiali saluti.
mi pare ke nei confronti di Papa Francesco a altri sacerdoti abbia perso la mitezza
RispondiEliminaPapa Francesco non è progressista!
RispondiEliminaLegga questo articolo, http://www.linkiesta.it/papa-francesco-chiesa.
Inoltre sul matrimonio e sulla tradizione liturgica, il Santo Padre non ha proposto stravolgimenti.