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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 3 maggio 2012

La Chiesa, i Templari, la menorah e l'antisemitismo

Cari amici ed amiche.

Nel 2000 ero andato in Sicilia, passando per l'Abruzzo (ove visitai il Santuario di San Gabriele dell'Addolorata) e per San Giovanni Rotondo (ove visitai il Santuario di San Pio di Pietrelcina).
Arrivato in Calabria, in Provincia di Cosenza) mi imbattei in un villaggio, Roseto Capo Spulico.
Qui, dalla Strada Statale 106 Jonica, vidi un castello.
Questa cosa mi incuriosì.
Iniziai a fare una mia personale ricerca.
E' inutile nasconderlo, sono affascinato dalla storia medioevale.
Se vedo un castello, una chiesa bizantina, romanica o gotica, una vecchia sinagoga, un convento o qualsiasi altro monumento, non riesco a resistere alla tentazione di fare una visita ed una ricerca.
A volte, mi capita di scherzare con mio fratello. Lui ama andare a Rimini, per le discoteche.
Io gli dico di andare a visitare i castelli della Romagna, come quello di San Leo, e lui si incavola.
Purtroppo, non visitai il castello di Roseto Capo Spulico ma una piccola ricerca me la feci.
Questo castello risale a XI secolo e, secondo una pia tradizione, esso fu costruito da Cavalieri Templari.
Ora, in realtà, già da prima il luogo del castello era occupato.
Infatti, vi era un monastero basiliano.
Poi, nell'XI secolo fu fatto il castello.
Esso risale all'epoca normanna (precisamente al regno di Roberto il Guiscardo 1025-1085).
Con l'arrivo di Federico II di Svevia (1194-1250), il castello fu rimaneggiato.
Tuttavia, esso fu costruito dai Cavalieri Templari.

Ora, voglio focalizzare la mia attenzione su un punto.
Tra i simboli templari vi era anche la menorah, il noto candelabro ebraico con sette bracci.
La menorah figura anche nelle mura del castello, insieme all'onfale, un calice (forse il Santo Graal?).
Ora, la menorah ebbe molto a che fare con la Calabria.
Rileggete un mio articolo precedente, quello intitolato "Il mistero della menorah del Tempio di Gerusalemme" . Una persona aveva scritto questo commento:

"Aggiungo che secondo una leggenda la Menorah sarebbe tenuta nascosta dal Vaticano (che smentisce) o seppellita con Alarico Re dei Goti e saccheggiò Roma nel 410 d.C. nel letto del fiume Busento.Personalmente ritengo che siccome a Roma (Ostia Antica) stava la più antica e numerosa comunità ebraica d'europa è difficile credere che in tanti secoli questa comunità non sia riuscita a ottenere la Menorah e nasconderla.".

Si dà il caso che il fiume Busento scorra proprio in Provincia di Cosenza.
Esso è attraversato dall'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria.
So perfettamente dove si trova.
Ora, il fatto che nel castello compaia una menorah tra i simboli dice due cose.
La prima è il fatto che la menorah del Tempio di Gerusalemme possa essere stata effettivamente in Calabria.
La seconda è la cultura del Cavalieri Templari.
I Cavalieri Templari, infatti, furono le "punte" del cattolicesimo medioevale e della Chiesa.
Ora, questi pii cavalieri cattolici avevano tra i loro simboli una menorah, il simbolo di una religione che, secondo certa pessima storiografia anticattolica,  sarebbe stata contro di noi.
Forse, quella Chiesa cattolica medioevale non fu così antisemita, come qualcuno vuole fare credere.
Questo ci deve fare riflettere. 
Ciò deve sia certe persone ignoranti che parlano di una Chiesa antisemita e sia certi miei correligionari poco avveduti che accusano gli ebrei di essere dei massoni che vogliono governare il mondo e distruggere il Cristianesimo.
I Templari incarnavano lo spirito vero del Cristianesimo, la Cristianità espressa dalla tradizione della Chiesa e dal rapporto di continuità e fratellanza con il mondo ebraico.
Termino con una mia poesia dedicata ai Cavalieri Templari. 


A SECONDA LITTERA DI L’ ULTIMU TEMPLARE

Caru me’ amicu. Rosslyn. A.D. MCDXLVI, Die XXI, Mensis Septembris.


Di viltade fracicu cusì ùn esse poti...comu sanza valor nostra la carta...
chì lu Gran Pueta...pè di tarra cose...pur ebbe a nsultari...
chì Papal Unuri...quellu sant’ omu ebbe a lassari...
et a capĕre, certu, avaristi...si bon a leghje avissi questi palori:


Potentia de lu Patre conforta me.
 Sapientia de lu Filiu ensenia me.
 Gratia de lu Spiriti Sanctu allumina
 me
.”


Ellu ebbe curaghju assai...cusì hè...comu ti dicu...ùn fù fracicu...
pè questa rinunzia...ellu, Petru da Morrone, Celestinu lu Papa...
com’ eiu...su lu me’ capu...ghjuru...chì ùn socu ereticu...
et né di Sodoma…et staci di crapa…
comu di farsu...in d’ Apulia...questu scrive...chì sape di latinu...
sì questu ti dicu...pè Amuri Divinu:


Apostasiae salus,
 detestabile ydolatriae vitium,
 execrabile facimus sodomorum
 et haeres varias de quibus
 accusabantur magister et fratres
 militiae templi.



Chì funu…janchi l’ anghjuli…me’ l’ antenati...
pè l’ Annunziu purtà...da Nazaret a Loreto...a sapè si avissi avutu...
quandu partìtini...et più forse la ghjente l’ avaria amati!


Vo tu sapè...chì di Mantua puru unu cantu fici lu scrivanu...
puru si ci livau “l’ eiu”...de lu viaghju de lu Gran Pueta...
ché com’ ellu fù Virgiliu...unu mantuanu?


Vo tu sapè...chì di Ghjesù stani l’ Alfa et l’ Oméga...
comu pè l’ òmini sò et pè onne cosa...
la sigma et lu pi grecu...comu ti dicu in chiosa?


Questa cunniscenza nuautri avemu...
et lu viddanu faci nvidiusu...sì questu sapemu!


Questi me’ palori ntâ minor Ghjerusalemme...
cusì ntê banni d’ Abruzzu...induve d’ Aquila hè la custellazione,
pè unu fà lu mondu comu ficiru Saint Clair et di sapè...
de lu mari lu vinizzianu Antone,
cusì sarani in Missina et induve staci San Vitu...
pè famiglia fà...a purtà sarai questi palori...
ma cuntru avarai de lu stolto sempri lu ditu...
comu ntî sèculi a vena l’ òmini di jocu...
pè la nostra cruci...n’ avaranu un pocu!
Induve fui eiu...si sapè vo...ùn stà! Di petra leghji lu libru!
Salutu o me’ caru amicu.

Di Diu surdatu et to’ amicu...ultimu.

Prima di terminare, vi segnalo il sito dei Cavalieri Templari Cattolici
Cordiali saluti.











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