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venerdì 7 febbraio 2020

Taglio dei parlamentari, sono favorevole ma si lasci stare la rappresentanza degli italiani all'estero

Su "Italia chiama Italia", ho pubblicato un articolo intitolato "REFERENDUM | Ok ridurre il numero dei parlamentari, ma non quelli eletti all’estero".
Quest'anno, sarà indetto un referendum sulla legge costituzionale del taglio dei parlamentari.
Ora, la legge in sé è giusta.
Noi abbiamo 630 deputati e 315 senatori.
Per il nostro Paese, 945 parlamentari sono troppi.
Avere tanti parlamentari non significa avere più democrazia.
Anzi, con tanti parlamentari, vi sono più costi e maggiori rischi di trasformismo.
Tuttavia, questa legge ha un vulnus che riguarda gli italiani all'estero.
Infatti, i 12 deputati ed 6 senatori eletti all'estero saranno ridotti rispettivamente a 8 e 4.
Questo potrebbe indurre gli italiani residenti all'estero a votare "no" ad una legge che nel complesso è giusta e sacrosanta.
Gli italiani all'estero vogliono contare qualcosa ma se si riducesse la loro rappresentanza essi voterebbero contro ad un provvedimento che di per sé beneficerebbe tutti, se fosse implementato.
Il CGIE si è già espresso contro questa legge costituzionale.
Riporto queste parole del sito del CGIE:

"L’eventuale riforma della rappresentanza e del Parlamento dovrebbe avere per gli italiani all’estero un segno del tutto diverso: ristabilire quell’equilibrio e quella parità nei criteri di rappresentanza tra i cittadini, qualunque sia la loro residenza territoriale, che finora è stata negata.
Il professore Marco Galdi, nel suo intervento, ha sottolineato che, applicando la riforma proposta, lo squilibrio nella rappresentanza dei cittadini residenti all’estero rispetto a quelli residenti in Italia diventerebbe insostenibile: un deputato eletto in Italia rappresenterebbe 150.000 abitanti, uno eletto all’estero 700.000 iscritti AIRE; un senatore eletto in Italia poco oltre 300.000 abitanti, uno all’estero oltre 1 milione e 400 mila iscritti AIRE (con riferimento alle elezioni del 2018, il deputato eletto in Italia rappresenta oggi in media 96.000 cittadini, l’eletto all’estero 400.000 iscritti AIRE; il senatore eletto in Italia rappresenta in media 192.000 cittadini, l’eletto all’estero 800.000 cittadini iscritti AIRE: i dati sono tratti dal Dossier del 16 ottobre 2018 sulla riduzione del numero dei parlamentari, A.S. n. 214; n. 515; n. 805)
".


Da queste parole, si evince che un parlamentare eletto all'estero rappresenti più persone di uno eletto qui in Italia.
Dunque, a prescindere da come andranno le cose nel referendum, si dovrà rivedere qualcosa.


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