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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 22 febbraio 2020

Io non voglio morire in uno Stato bolscevico

Nei giorni scorsi, ho pubblicato dei video su YouTube con degli spezzoni di alcune puntate di una delle mie serie TV preferite, "The Dukes of Hazzard", una serie TV americana degli anni '70 ed '80.
Con il mio cellulare, ho ripreso degli spezzoni della serie TV che è trasmessa dalla televisione, su "Iris", canale 22 del digitale terrestre.
Purtroppo, mi sono visto arrivare dei reclami per violazioni del copyright.
Così, ho dovuto togliere quei video.
Ora, io sono sempre stato per la difesa della proprietà intellettuale di qualsiasi opera.
Però, penso che qui si stia esagerando.
Su YouTube, si vedono video di tante altre persone, italiane e straniere, che hanno fatto cose simili a quelle che ho fatto io.
Stando così le cose, anche queste ultime avrebbero violato il copyright?
Oltretutto, io ho preso le immagini mettendo il cellulare di fronte alla TV.
Difendere la proprietà intellettuale di opere scritte e di qualsiasi altra natura è sacrosanto.
Di solito, quando prendo degli spunti da altri per redigere gli articoli su questo blog, io cito la fonte.
Appare evidente che qui vi sia un problema di fondo.
Il nostro Paese sta diventando sempre più illiberale.
Irretito dalla burocrazia e dalla pessima politica dell'Unione Europea, questo Paese sta diventando sempre più bolscevico o dirigista.
Non a caso, ho messo qui sopra la foto dell'economista austriaco naturalizzato statunitense Ludwig von Mises (29 settembre 1881-10 ottobre 1973).
Qui in Italia, ci sono ordini che sono vere e proprie corporazioni.
Penso, per esempio, all'Ordine dei Giornalisti.
Questi ordini sarebbero da riformare seriamente o da sopprimere.
Vi pare normale che per diventare un giornalista professionista qui in Italia si debbano pagare più di 400 Euro?
Ho citato l'Ordine dei Giornalisti ma posso fare altri esempi.
Il nostro Paese sta morendo per una politica illiberale.
Noi abbiamo uno Stato che ci tassa oltre una misura ragionevole (per favorire le politiche di assistenzialismo) ed una burocrazia elefantiaca. 
Dove vogliamo andare in codeste condizioni?
Il nostro sistema è bloccato.
Oggi, una multinazionale può fare ciò che vuole (perché può delocalizzare e può chiudere le attività nel nostro Paese e trasferirle da un'altra parte) mentre un piccolo imprenditore è massacrato dalle tasse e non può allargare la sua azienda.
In queste condizioni, il nostro Paese non andrà lontano.
Serve un governo di gente con gli attributi che incominci a riformare tutto il sistema, a cominciare dal taglio di tanta spesa pubblica destinata all'assistenzialismo, passando per la riforma della stampa (con il taglio dei fondi statali ad essa destinati) e arrivando all'abolizione di certi ordini.
L'Unione Europea metterà i bastoni tra le ruote?
In tal caso, il governo prima citato dovrà dire all'Unione Europea: "Chi se ne frega! Noi andiamo avanti per la nostra strada". 
Solo così, l'Italia potrà salvarsi.



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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot del Corriere della Sera.