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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 10 febbraio 2020

Roncoferraro, intitolazione del parco a Norma Cossetto

Stamani, alle ore 11.00, vi è stata l'intitolazione a Norma Cossetto del parco della zona nuova di Roncoferraro, in Provincia di Mantova.
Norma Cossetto fu una delle tante persone ammazzate ed infoibate dai partigiani comunisti jugoslavi di Tito.
Faccio un plauso all'amministrazione comunale di Roncoferraro (e in particolare al sindaco Sergio Rossi e all'assessore alla Cultura Roberto Archi) per codesta iniziativa.
Ricordare questi nostri connazionali che furono vittime dell'odio è un atto doveroso.
Tra l'altro, conosco un figlio di esuli istriani di Pola.
Il suo nome è Italo Bonassi.
Lo conobbi negli incontri organizzati dal Cenacolo Dialettale dei Poeti Mantovani "Al Fogolèr" a cui partecipavo.
So che egli si sta impegnando per difendere il dialetto istriano, che è un dialetto veneto.
Dunque, è bene ricordare questi nostri connazionali perché certi crimini non abbiano più a ripetersi.
La memoria deve servire a questo e deve essere portata avanti attraverso la scrittura perché possa preservarsi quando non ci saranno più i testimoni dei fatti.


2 commenti:

  1. Era il 1943, c'era la guerra, lei era fascista e suo padre era addirittura dirigente del locale partito nazionale fascista.
    16 persone probabilmente innocenti sono state successivamente giustiziate dai tedeschi per vendicare la morte di questa ragazza.
    È necessario intitolarle un parco? Trattandosi di una fascista, ovvero di una criminale, ovviamente no.
    Mio nonno, partigiano comunista, è sempre stato chiaro ed esplicito: "n'ema copà trop pochi da gügioi fasisti". Viva la libertà!

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    Risposte
    1. Perché non parliamo dei crimini dei comunisti?
      Parliamo, per esempio, della porcheria che fecero i partigiani comunisti della Brigata Garibaldi ai danni di altri partigiani comunisti e cattolici a Porzus.
      Norma Cossetto era una ragazza.
      Ella fu torturata e stuprata per la sua nazionalità italiana.
      Se questo non ci sono dubbi.
      Dunque, quello che lei ha espresso è solo fuffa.
      Chi crede veramente nella libertà è antinazista, antifascista ed anticomunista.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot del Corriere della Sera.