Dell'articolo, scritto da Federico Punzi, riporto codesto stralcio:
L’ambulatorio è entrato in funzione questa settimana, in uno spazio messo a disposizione dal consolato cinese grazie a un protocollo di collaborazione firmato a Firenze dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e dal console Wang Wengang. La struttura, di proprietà di un cittadino cinese e già attiva come centro medico e diagnostico, sarà ora dedicata “anche” alla valutazione di casi di persone rientrate dalla Cina: alla prima manifestazione dei sintomi, i pazienti potranno rivolgersi al Cup e poi accedere alla struttura, dove saranno visitati ed eventualmente sottoposti al tampone faringeo per il test diagnostico di laboratorio".
Ora, appare evidente che in Toscana si stia sottovalutando il problema.
Gli italiani rientrati da Wuhan sono stati messi in quarantena.
Perché non dovrebbero essere messi in quarantena i cinesi che rientrano a Prato e a Firenze.
Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi si rende conto del problema?
Questi 2500 cinesi debbono essere messi in quarantena, come tutti gli altri.
In più, vi è il problema dell'Africa.
In Coronavirus è arrivato in Africa, continente che ospita circa un milione di cittadini cinesi e che risulta essere impreparato di fronte al rischio di contagio.
Dunque, il problema è molto serio ed è giusto e corretto parlare di ciò.
Questo atteggiamento dell'amministrazione Toscana appare veramente irresponsabile e fatto solo per "ruffianeria" nei confronti del regime comunista cinese.
Da che mondo e mondo, quando ci sono epidemie di codesto tipo si sono sempre fatti cordoni sanitari e quarantene.
Lo dice anche la storia.
Dunque, quello che si sta facendo Toscana appare veramente incomprensibile.
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