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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 17 febbraio 2020

La memoria non deve essere usata per dividere

Sul blog di Nicola Porro, vi è un articolo di Francesco Giubilei che è intitolato "Sei di destra? Non puoi partecipare alla cerimonia con la Segre".
Ne riporto questo stralcio:

"Martedì mattina l’università La Sapienza di Roma conferirà il dottorato honoris causa a Liliana Segre con la partecipazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La cerimonia prevede l’intervento di uno studente tra i rappresentanti di facoltà e la scelta è ricaduta su Valerio Cerracchio, eletto nella lista “Sapienza in movimento” a ingegneria. Come spiega il cerimoniale dell’Ateneo, si sono seguiti i criteri di solito adottati dall’università che indica a rotazione tra le facoltà un rappresentante tra le liste più votate e quest’anno era il turno di ingegneria.

Non appena si è diffusa la voce, “le studentesse e gli studenti antifascisti dell’università La Sapienza” hanno scritto una lettera aperta in cui invitavano a censurarlo perché “non ci sentiamo rappresentati dallo studente che interverrà”".

Avete letto bene?
La "colpa" di Valerio Cerracchio è la sua appartenenza politica.
Pur non avendo una tessera di partito, egli è vicino alla Lega.
Purtroppo, questa sinistra (che con le sue associazioni occupa le scuole e le università) usa la memoria della tragedia della Shoah per dividere.
Usare la memoria per dividere è un insulto alle stesse vittime della Shoah.
La memoria deve essere un patrimonio sacro di tutti coloro che credono nella libertà.
Usarla per una becera propaganda politica equivale a tradirla.
La sinistra deve imparare a rispettare veramente la memoria.
Essa accusa la destra di antisemitismo.
Ora, mi risulta che l'ostilità ad Israele sia antisemitismo e che nella sinistra ci sia tanta ostilità nei confronti di Israele.
Dunque, citando la Bibbia, non si pretenda di togliere la pagliuzza dall'occhio del proprio fratello quando vi è una trave nel proprio.
Va la solidarietà di noi uomini liberi a Valerio.

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Ringrazio un caro amico di questa foto.