Ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio di questo spunto:
"“I copti sono egiziani (“copto” vuol dire esattamente “egiziano”, con i passaggi fonetici avvenuti nei secoli egyptos-kyptos-coptos) e chiamano Dio “Allah” come i loro confratelli (perché “Allah” è il nome non del Dio di qualcuno, ma vuol dire semplicemente “Id-Dio”, “Il Dio”).Pregano dicendo: “Allah mahaba”, cioè “Dio è amore”. Hanno conservato la fede cristiana che l’Egitto aveva prima dell’invasione islamica e l’hanno conservata umilmente, trasmettendola di padre in figlio.
Hanno sempre incentivato la cultura, creando scuole e centri di studio che aiutassero tutti gli egiziani, non solo quelli copti, e la loro visione più aperta della donna e della vita ha contribuito e contribuisce alla vita degli egiziani".
Queste parole sono state prese dal profilo Facebook di don Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio catechistico e del Servizio per il catecumenato della Diocesi di Roma.
Si può dire che i copti egiziani siano un po' come gli ebrei di Roma.
Chi dice che gli ebrei romani non siano romani dice una cretinata grossa come l'Etna, poiché la presenza degli ebrei nella città di Roma è molto antica e se non fosse stato per loro non sarebbe arrivato neppure il Cristianesimo.
Lo stesso dicasi per i copti egiziani.
Chi dice che i copti non siano egiziani dice una grossa scemenza.
I copti sono veramente egiziani.
Ricordo che dal IV al VII secolo AD, il Cristianesimo copto fu maggioranza in Egitto.
Poi, nel VII secolo AD, arrivarono gli Arabi, i quali islamizzarono l'Egitto.
Coloro che restarono cristiani trasmisero la fede di generazione in generazione.
Lo fecero tenacemente ed incentivarono la cultura, favorendo (per esempio) la donna, grazie alla loro visione più aperta.
Ancora oggi, essi fanno così.
Dunque, quell'attentato fatto ieri contro di loro, in cui sono morte 11 persone, non è stato solo contro la cristianità ma anche contro l'Egitto intero.
I terroristi dell'Isis hanno colpito l'Egitto al cuore.
Ai copti va la mia solidarietà.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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sabato 3 novembre 2018
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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