L'eredità di San Francesco d'Assisi: le banche

Oggi, si festeggia San Francesco d'Assisi (1181 o 1182-3 ottobre 1206).

Egli è patrono d'Italia.
Auguro buon onomastico a tutti coloro che si chiamano Francesco o Francesca.
Ora, pochi sanno che all'opera di San Francesco noi dobbiamo la presenza delle banche.
Infatti, i frati francescani furono pionieri nelle attività di credito.
Intorno al 1400, i frati diedero il via ad attività di credito.
Il professor Luigino Bruno, economista del LUMSA, ha spiegato la cosa in questo modo:

"Non dobbiamo mai dimenticare che Francesco era figlio di mercanti e che per il primo periodo della sua vita aveva seguito le orme del padre. Quindi era uno che il know how degli scambi commerciali, con nessi e connessi, l’aveva acquisito".

Dunque, con i frati francescani nacquero le banche.

Certo, nella loro concezione, le banche prestavano i soldi ed il ricevente doveva usarli per cose buone, dando anche un pegno.

Certamente, oggi le banche sono discusse, anche perché nelle varie epoche sono cambiate e sono diventate vere e proprie attività commerciali che, per esempio, vendono anche altri prodotti, come le polizze assicurative o titoli per giocare in Borsa.

Queste cose vengono vendute a persone che non sanno come funzionino e ci sono problemi, anche perché i vari operatori delle banche debbono per forza vendere tanto per avere più profitti. 

Però, demonizzare le banche come tali è assurdo poiché senza di esse non ci sarebbero investimenti.

Semmai, bisognerebbe riportarle al loro scopo iniziale.