Ricordiamoci di quello che disse San Giovanni Paolo II sull'Unione Europea

Ieri, si è festeggiato San Giovanni Paolo II.
Riprendo le parole da lui dette nel 2004 su questa Unione Europea:

"In questi mesi, sono coinvolti nel processo di integrazione politica del Continente alcuni Paesi dell'Est europeo, dove operarono i santi Cirillo e Metodio. Sono Nazioni portatrici di una specifica ricchezza culturale e spirituale: in esse il Cristianesimo ha esercitato una straordinaria forza di coesione, nel rispetto delle loro peculiari caratteristiche".

Questa Unione Europea di oggi sta facendo l'esatto contrario di quello che disse questo grande Papa.
In primis, i Paesi dell'Est (come l'Ungheria, la Repubblica Ceca, la Slovacchia e la Polonia, la terra natale di questo grande santo) sono oggi molto lontani dal resto dell'Unione Europea.
In secundis, questa Unione Europea ha rinnegato le sue radici giudaico-cristiane.
Riguardo a ciò, il grande santo pontefice polacco disse delle cose in modo molto lapidario.
Egli disse che questa omissione avrebbe radicalizzato le tendenze.
Così è stato.
Basti pensare al secolarismo estremo (rappresentato, per esempio, dalle politiche pro-eutanasia dei Paesi Bassi) e ai radicalismi, come quello islamico.