Dell'articolo, scritto da Aldo Vitale, riporto queste parole:
"Chi è un persecutore? È colui il cui orgoglio ferito e fanatismo furioso istigano il principe o i magistrati contro uomini innocenti, che non hanno altra colpa che di essere di diversa opinione da lui»: ciò che ha avuto modo di scrivere Voltaire ben si adatta al caso in questione, cioè quello dei manifesti, sponsorizzati da ProVita Onlus e da Generazione Famiglia, contro l’utero in affitto di cui molti hanno indebitamente chiesto la censura e la rimozione.Sul punto qualche breve riflessione sembra opportuna per evitare che insieme ai manifesti rimossi venga cestinata anche la più fondamentale delle caratteristiche di uno Stato di diritto, cioè la libertà di espressione".
Io trovo veramente pittoresco questo pensiero di certi "fautori" dei diritti.
Infatti, questi personaggi parlano di diritti ma poi, quando la cosa non conviene a loro, censurano gli altri.
È il caso dei manifesti dei sostenitori della famiglia.
Chi sostiene la famiglia ed è contro la pratica (aberrante) dell'utero in affitto sta facendo la sua (giusta) campagna.
Purtroppo, gli altri (i sostenitori delle teorie gender) li attaccano e cercano in ogni modo di censurarli.
Questi ultimi si dicono tanto "difensori dei diritti" ma sono proprio i primi a negarli a chi non la pensa come loro.
Così stanno i fatti.
Vorrei ricordare che la vita è una cosa seria ed importante.
Come tale, essa deve essere difesa.
La pratica dell'utero in affitto è la mercificazione della vita.
Inoltre, vi è anche la mercificazione del corpo della donna che è usato come un'incubatrice.
Chissà cosa diranno le femministe di sinistra, che tanto difendono la teoria gender?
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