Questa villa fu costruita da Ignazio Florio alla fine del XIX secolo.
La sua funzione iniziale fu quella di sanatorio per i malati di tubercolosi.
L'iniziativa fu promossa con l'acquisto di un edificio in stile neogotico con annesso giardino nella borgata marinara di Acquasanta.
Essa era proprietà di un ammiraglio inglese in pensione, Sir Cecil Domville, del quale sono ancora note le quotidiane nuotate lungo questo tratto di costa palermitana.
Purtroppo, come scrisse Pietro Zullino nel 1973, si scoprì che l'aria di mare non faceva bene ai malati e così i Florio trasformarono Villa Igiea in un hotel di lusso.
Così, dopo i primi decessi, furono fatte varie modifiche alla struttura in stile liberty.
L'ambientazione paesaggistica e le raffinatezze architettoniche floreali del Basile e degli altri artisti ( De Maria Bergler, Di Giovanni, Cortegiani, Ximenes, Ducrot ) assicurarono prestigio e rilevanza mondana all'albergo.
Nel 1909, venne in visita nella struttura la famiglia reale inglese.
I reali inglesi tornarono nella villa nel 1925.
Dunque, non c'è da sorprendersi se qualche giorno fa Villa Igiea sia divenuta sede di una conferenza sulla Libia.
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