Riporto questo stralcio dell'articolo:
"Per chi contesta la delibera, questa norma «è in sé discriminatoria – spiega alla Nuova Bussola Quotidiana l’avvocato Alessandra Casula, della rete Uguali Doveri, contraria alla delibera – Contrasta con L'art.2, comma 5 del Testo Unico immigrazione: “Allo straniero è riconosciuta parità di trattamento con il cittadino (...) nei rapporti con la pubblica amministrazione e nell'accesso ai pubblici servizi, nei limiti e nei modi previsti dalla legge”. Contrasta anche con il DPCM 5.12.13 n. 159, “Regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee)” che non prevede nessuna differenza tra italiani e stranieri e prevede la possibilità di autocertificare, sia per italiani che per stranieri la proprietà di immobili all’estero. Perché la norma regolamentare è discriminatoria? Perché ai cittadini italiani viene richiesto l'Isee e autocertificano tutto (potrebbero anche possedere un castello alle isole Samoa e non dichiararlo) ai cittadini stranieri viene richiesto l'Isee più una documentazione quasi sempre impossibile da reperire»".
Questo è un punto cruciale.
Vi parlo del mio caso.
Nel 1997, mia madre aveva ereditato da mia nonna alcuni immobili in Sicilia.
Ebbene, la mia non è una famiglia ricca.
Eppure, mia madre non ha diritto di avere alcun beneficio, perché l'Isee è alzato dagli immobili in Sicilia.
Questi immobili non danno reddito.
Neppure io ho questi diritti, vivendo attualmente in casa con i miei genitori.
Invece, ci sono immigrati che nei loro Paesi d'origine hanno case ed immobili affittati e che quindi danno reddito.
Eppure, se qui in Italia non hanno immobili e figurano nullatenenti, queste persone hanno tutti i diritti di codesto mondo.
A casa mia, questo è razzismo al contrario.
La sindaca di Lodi Sara Casanova sta facendo molto bene.
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