Riporto questo pezzo dell'articolo:
"Sembrava già chiaro da ieri, a sentire gli investitori e gli sfegatati del trading, che l’annuncio della nota al Def avrebbe fatto piovere una stangata colossale su Piazza Affari, in quello che effettivamente si è dimostrato un venerdì nero. L’annuncio dello sforamento del deficit ha portato Piazza Affari a raggiungere nella giornata picchi del -4,5%, per poi chiudere con un -3,72%, 22 miliardi bruciati e lo spread in rialzo. Non vogliamo dilungarci sulle impopolari (ma veritiere) letture della situazione finanziaria, sappiamo che il mercato è oggi considerato da molti come un fantasma, una cosa intangibile, che minaccia la democrazia ed è chiuso a una cerchia ristretta, mentre invece non c’è nulla di più aperto, democratico e importante per tutti noi del Libero Mercato con L e M maiuscole. Facciamo un passo avanti quindi, analizziamo le reazioni a questa sciagurata notizia. Nel titolo abbiamo scritto “le sinistre esultano”, e altro non potevamo scrivere perché, in effetti, le due sinistre presenti oggi in Italia sono scoppiate di gioia a veder bruciare così i soldi degli investitori, che, nel caso non lo sapessero, sono anche loro cittadini".
L'"alternativa" al Libero Mercato è rappresentata dal socialismo, declinato come dirigismo nazista e fascista o come socialismo pianificato di stampo sovietico.
Non mi pare che l'uno e l'altro siano stati positivi e che essi siano stati sinonimi di democrazia.
Ora, questa legge finanziaria che il Governo si appresta a portare in Parlamento ha delle criticità.
Mi riferisco, in particolare, al reddito di cittadinanza.
Se fosse implementato, esso favorirebbe i fannulloni e coloro che lavorano in nero.
Per esempio, il signor Mario Rossi figura ufficialmente come disoccupato, vive in una casa in comodato (magari datagli da un amico per carità cristiana) e chiede aiuto alla Caritas.
Questa persona avrebbe diritto al reddito di cittadinanza?
Con ogni probabilità, sì.
Però, se questa persona lavorasse in nero e prendesse il reddito di cittadinanza commetterebbe di fatto un furto.
Inoltre, il reddito di cittadinanza favorirebbe anche gli inattivi.
I centri per l'impiego non funzionano ed una persona non ama certo fare la fila in uno di essi per poi non avere nulla.
Riformare la rete dei centri per l'impiego costa denaro e tempo.
Quindi, il rischio è che il reddito di cittadinanza possa favorire chi non lavora e che lo possa incentivare a non lavorare.
Dunque, il reddito di cittadinanza andrebbe solo ad aumentare il debito, debito che sarebbe pagato dai nostri figli.
Insomma, il reddito di cittadinanza rischia di diventare reddito di miserabilità.
Insomma, il reddito di cittadinanza rischia di diventare reddito di miserabilità.
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