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martedì 6 marzo 2018

L'iconografia di Gesù e la Sindone

Prima del 313 AD, anno in cui l'imperatore romano Costantino I promulgò l'Editto di Milano, nei luoghi in cui i cristiani perseguitati si riunivano, Gesù Cristo era raffigurato come un giovinetto.
In seguito, si iniziò a rappresentare Gesù con l'immagine attuale: l'uomo barbuto.
Ora, alcuni storici suppongono ciò, ritenendo che i cristiani non più perseguitati volessero dare a Gesù un'immagine maestosa, come quella delle divinità pagane.
In realtà, questa tesi potrebbe essere vera solo in parte.
A partire dal 544 AD, divenne nota una particolare reliquia che si trovava ad Edessa (oggi, Urfa, in Turchia).
Questa reliquia era chiamata Mandylion.
Il Mandylion fu un fazzoletto che recava un'immagine miracolosamente impressa di Cristo.
Nel 944, il Mandylion fu portato a Costantinopoli, poiché Edessa fu presa dai musulmani.
Nel 1204, con il saccheggio della capitale dell'Impero Romano d'Oriente da parte dei crociati della IV Crociata, del Mandylion si persero le tracce.
Tuttavia, si suppone che il Mandylion altro non possa essere stato che la Sindone piegata in otto, chiusa in un reliquiario, così da renderne visibile solo il volto.
Da quando si rese noto il Mandylion, le immagini di Gesù iniziarono ad essere come le vediamo oggi.

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