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sabato 24 marzo 2018

Salvini non faccia l'errore di Renzi...ma stia attento anche ad altre cose!

Su "Panorama", vi è un articolo di Keyser Soze che è intitolato "Matteo, non fare l'errore di Matteo".
Keyser Soze è un uomo delle istituzioni che scrive su "Panorama" usando come pseudonimo il nome del protagonista de "I soliti sospetti", impersonato da Kevin Spacey.
Il successo che ha avuto può spingere il leader della Lega, Matteo Salvini,  ad imitare il leader del Partito Democratico, Matteo Renzi.
Egli potrebbe essere tentato dal volere fare come Renzi nel 2014, quando quest'ultimo ha creduto di potere fare da sé.
Ora, questo è un rischio ma Salvini deve rendersi conto del fatto che senza la coalizione di centrodestra potrebbe fare ben poco, con il suo 17% di voti presi alle elezioni del 4 marzo.
Inoltre, si parla tanto di un possibile asse tra Lega e Movimento 5 Stelle ma anche questo sarebbe un problema per Salvini.
A fronte del 32% di voti preso dal Movimento 5 Stelle, il 17% di Salvini, senza la coalizione di centrodestra, potrebbe fare ben poco.
Il Movimento 5 Stelle ha preso tanti voti al Sud perché ha promesso il reddito di cittadinanza.
La Lega ed il centrodestra hanno vinto al Nord perché hanno promesso misure per il lavoro e l'impresa.
Le due cose insieme non vanno d'accordo.
Non si conciliano.
Inoltre, in un Governo Movimento 5 Stelle-Lega, Luigi Di Maio e soci avrebbero la golden share.
Infatti, se si alleasse con il Movimento 5 Stelle, l'azionista di maggioranza del governo sarebbe quest'ultimo.
Quindi, Salvini non potrebbe fare la sua politica.
Se poi Salvini decidesse di farlo cadere, il Movimento 5 Stelle lo attaccherebbe a livello mediatico (accusandolo di avere fatto fallire il governo) e la Lega non avrebbe più alleati.
Ora, una parte molto consistente dell'elettorato è volatile e vota seguendo la situazione del momento.
Ergo, se non facesse ciò che ha promesso, Salvini finirebbe molto male, anche tenendo conto di tutto ciò.
Tuttavia, se anche non imitasse Renzi e si comportasse bene, per Salvini potrebbe esserci un altro problema.
Che una parte di Forza Italia provi insofferenza verso la leadership che Salvini si è guadagnato sul campo è vero.
Il problema non proviene dal presidente Berlusconi ma da una parte del partito.
Forza Italia ha pagato il fatto che il presidente Berlusconi non abbia potuto candidarsi, le scissioni, il fatto di fare parte del Partito Popolare Europeo e la scarsa organizzazione del partito sul territorio.
Pur non essendo stato candidato, il presidente Berlusconi ha fatto di tutto per portare voti a Forza Italia e ha fatto un mezzo miracolo, poiché Forza Italia ha rischiato anche di prendere meno del 14% che ha preso.
In questi giorni, ho sentito di varie persone che hanno sempre votato Forza Italia ma che in queste ultime elezioni hanno scelto la Lega.
Una parte di Forza Italia non riesce ad accettare il fatto di essere stata surclassata dalla Lega.
Il partito è spaccato al suo interno.
Per esempio, qui a Mantova, il partito è nel caos e ho sentito parlare di ciò anche da persone vicine ad esso.
Il timore è che questa parte del partito riottosa ad accettare la nuova situazione possa tentare di fare saltare il centrodestra, pur di bloccare Salvini.
Forse, per questo il presidente Berlusconi ha detto di essere il "garante della coalizione".
La presenza equilibratrice del presidente Berlusconi impedisce i "colpi di testa" di coloro che vogliono "fare saltare tutto", pur di fare un danno a Salvini.

2 commenti:

  1. Condivido, ma la gente sta arrivando a commentare contro Berlusconi come se non peggio i grillini e i Pidioti, temo che la spaccatura diventi insanabile se Salvini non frena il suo modo di agire

    RispondiElimina
  2. Il problema non è certo il presidente Berlusconi, il quale è fondamentale per il centrodestra, ma è Forza Italia.
    Se il partito ha perso così tanti voti ci sarà stato un perché?
    I motivi li ho elencati.
    Per esempio, sai che qui nella Provincia di Mantova Forza Italia è nel caos?
    C'è una guerra interna.
    Il partito deve mettersi a posto al suo interno.
    Deve organizzarsi meglio sul territorio e (forse) farebbe bene anche a rivedere la sua collocazione europea.
    Altrimenti, nonostante i "miracoli" fatti dal presidente Berlusconi, il quale ha impedito un tracollo vero e proprio, per il partito sarà la fine.
    Io sono pronto a scommettere quello che vuoi che se il presidente Berlusconi lasciasse completamente la politica, Forza Italia non sopravviverebbe.
    Il problema è tutto qui.

    RispondiElimina

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