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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 31 marzo 2018

Quanto ci mancano don Camillo e Peppone!

Sarà per il fatto che il sindaco comunista sia stato impersonato da un non comunista ( l'attore Gino Cervi era un liberale) e che il parroco d'assalto sia stato impersonato da un vero cattolico (quale era l'attore Fernandel) o sarà per lo humour intelligente che ancora oggi emana, una cosa deve essere detta: ci manca il mondo di don Camillo e di Peppone.
In quel mondo, le passioni politiche erano forti ma le persone erano rispettate e (forse) esso rispecchiava davvero la società italiana di quegli anni.
Oggi, invece, ci sono solo rabbia, populismo e disprezzo per le persone.
Penso, ad esempio, alla senatrice del Movimento 5 Stelle Paola Taverna, quella che urla come una pescivendola e che ha detto del presidente Berlusconi: "Je sputo in faccia!".
Penso anche al candidato premier del Movimento 5 Stelle, un tale Luigi Di Maio, il quale crede di rappresentare tutta l'Italia, nonostante abbia preso il 32% alle elezioni.
Certo, il 32% dei voti è una quantità di tutto rispetto ma chi l'ha preso non può certo arrogarsi il diritto di governare e di decidere né può dire di "rappresentare tutti gli italiani", poiché il 68% non ha votato il suo movimento e vi è una coalizione che ha preso di più, il centrodestra.
Inoltre, vi è il solito parlare inutile dei sindacati, che ripropongono i soliti temi ideologici e che tra un po' riesumeranno il discorso dell'odio di classe.
Sui social network, nei telegiornali e sui giornali, leggo di attacchi personali contro questa o quell'altra persona della nostra politica.
Questi attacchi riguardano tanto la politica nazionale quanto quelle locali.
Infatti, quel mondo di don Camillo e di Peppone non c'è più nemmeno nei piccoli Comuni.
Forse, faremmo meglio a pregare il buon Dio anche per coloro che amministrano (o che aspirano ad amministrare) il nostro Stato, le nostre Regioni, le nostre Province ed i nostri Comuni, perché siano più sensibili ai problemi delle persone che non alle chiacchiere e agli insulti.

1 commento:

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.